Mons Bregantini ringrazia i lettori, i partecipanti alla 46esima Marcia per la Pace e gli organi di
informazione.
Carissimi lettori,
tramite le testate dei principali quotidiani del Molise”, che ringrazio vivamente della loro costante
partecipazione all’evento della Marcia per la Pace, tanti di voi mi avete
rivolto affettuosi complimenti per la bella riuscita dell’evento. Siete poi
stati particolarmente cortesi perché avete intrecciato questo fatto con altri
eventi che insieme con voi siamo riusciti a compiere, lungo questi sei anni di
mia presenza nell’amata terra del Molise.
Sono convinto, come voi del resto già scrivete,
che la nostra città di Campobasso e il Molise tutto ha saputo rispondere con
grande consapevolezza e gioiosa partecipazione alla Marcia.
Siatene tutti fieri, capaci di cogliere questo
come uno stimolo ulteriore a nuove forme di partecipazione, religiosa, culturale,
sociale e politica.
Anche l’alta partecipazione dei giovani è la
dimostrazione, attesa e gradita, che se ben animati anche i giovani sanno
rispondere a ideali forti e valori incrollabili. Dobbiamo però rendere sempre
più attrattive queste mete di solidarietà e di impegno sociale.
Tocca a noi tutti non deludere i cuori dei giovani
e dimostrare con i fatti che realmente la Pace è basata sulla fraternità.
Proprio per questo riesprimo la mia e nostra vicinanza alle fatiche aziendali
della GAM e dell’ITR, insieme ad altre piccole aziende in difficoltà.
La pace è allora preghiera intensa al Signore
perché ci guardi con occhi di misericordia e ci benedica.
La pace è poi cultura da insegnare nelle aule
scolastiche e universitarie perché anche lo studio della storia e di altre
materie ci aiuti a costruire legami di fraternità e mai di sterile esaltazione
delle guerre.
La guerra infatti in ogni tempo e in ogni luogo ha
sempre il sapore dell’inutile strage.
Proprio nel nome della fraternità, come via alla
pace, nessuno guardi chi ha sbagliato e ha vissuto l’esperienza del carcere,
non come un “ex-detenuto” ma come un amico che ha sbagliato, ha pagato e può
ricominciare sempre con fiducia.
Pace sarà inoltre un pasto caldo e un luogo
accogliente per chi si trova in difficoltà. “La casa degli angeli” sarà cosi
uno spazio di sperimentata e vissuta fraternità. E’ un’opera affidata alla
solidarietà di tutti noi, perché tutti abbiano un momento di gioia vera. La
croce di Lampedusa, che ha visto migliaia di persone al suo seguito, ci aiuti a
non dimenticare mai gli immigrati che bussano alle nostre case!
Anche lo sguardo al mondo, l’imparare nuove
lingue, lo studio delle culture altrui, i bambini come ponte per la pace …
tutto questo ci aprirà il cuore ad una fraternità mondiale, per una pace
universale.
Infine, pregando in Cattedrale abbiamo posto
davanti ai nostri occhi il cuore di Maria perché sia un giardino di pace, dove
ogni fiore e ogni frammento sia raccolto e custodito, mai disprezzato e mai
gettato nel cestino. Se il tuo cuore è in pace anche il mondo vivrà in pace.
Non ci sarà bisogno allora degli aerei né delle navi, e nemmeno delle bombe.
Sarà un giardino come l’ho ha sognato Gesù bambino anche se poi ha sperimentato
la durezza della grotta, nel calore però e nella tenerezza di Maria come mamma.
Sono questi i messaggi che mi sono permesso di
sintetizzare per dare ancora più valore ai messaggi di congratulazioni da voi
inviatemi. Ciascuno sappia che realmente la pace è “artigianale”, cioè affidata
alle mani di ciascuno di noi, giorno per giorno.
La marcia ci ha dato uno scossone positivo, ci ha
aiutato ad uscire dall’indifferenza. Campobasso diventi realmente città della
pace per tutto quest’anno.
Chiudo rinnovando la mia gratitudine a tutti gli
organi di stampa, giornalisti, cameramen, fotografi, reporter, alle televisioni locali e nazionali, tramite
le testate giornalistiche video, carta stampata e diffusione on line agenzie di diffusione e ai vari siti che hanno variamente accompagnato
e diffuso la bellezza della marcia della pace. E non posso che ricordare con
gratitudine i sacerdoti, diaconi, suore, autorità comunali, provinciali e
regionali, insieme a tutto il mondo del volontariato,alle ACLI,Pax Christi,
Caritas, Azione Cattolica, Scout,UNITALSI, alla
prestigiosa nostra università e alle istituzioni civili e militari che hanno
contribuito alla meravigliosa riuscita della marcia, in perfetto orario in
tutte le sue tappe, destando l’ammirazione di tutti gli ospiti venuti da fuori.
Un abbraccio a ciascuno di voi, con particolare vicinanza a tutto il mondo
della nostra casa circondariale, che in confronto con altri carceri d’Italia,
ha dimostrato di poter fare una dignitosa figura nella vicinanza ai fratelli
ristretti.
Con affetto e
preghiera reciproca
+p. Giancarlo
M. Bregantini
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