Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani.
Cristo non può essere diviso
(1Cor 1,1-17) è il tema di quest’anno
della Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani che si celebra dal
18 al 25 gennaio. L’Ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo, guidato da padre Ioachim Blaj, promuove
alcuni incontri tra cristiani caratterizzati dalla preghiera,
dall’ascolto della Parola e dal piacere di ritrovarsi come fratelli in cammino
verso un’unica meta: Gesù. Sono previsti diverse riunioni nelle chiese delle
varie confessioni: il 19 gennaio si è tenuto il primo incontro
presso la chiesa Valdese; domani martedì 21 gennaio si terrà il secondo incontro nella chiesa di
San Bartolomeo (centro storico di Campobasso) alle ore 19,00 sul tema “Rendiamo grazie per la Grazia ”; il 25 gennaio alle ore 19,00, presso la
chiesa della Riconciliazione, ci sarà l’incontro di chiusura della settimana di
preghiera. E’ dal 1908 che i cristiani
delle varie confessioni cristiane, nella settimana dal 18 al 25 gennaio di ogni
anno, pregano per ritrovare l’unità spezzata nel corso dei secoli. “In
realtà- afferma padre Ioachim - come ci fa capire Paolo nella prima Lettera ai
Corinzi, il rischio della frammentazione tra i credenti, battezzati nel nome
di Gesù Cristo, è presente fin dagli inizi. La divisione delle chiese,
prima tra oriente e occidente, poi tra il nord e il sud dell’Europa, ha radici
storiche e culturali, ma alla fine tutte si riducono a una deformazione della
fede cristiana. Solo Gesù Cristo, con la sua morte di croce, come atto estremo
di amore, unisce tutti gli esseri umani tra loro e con Dio. Quando, al posto
dell’adesione di fede a Gesù Cristo crocifisso morto e risorto, si sostituisce
un sistema dottrinale o un apparato disciplinare, i cristiani si trovano divisi
gli uni contro gli altri in nome del proprio prestigio o interesse spesso anche
economico”.
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