VOTATO A MAGGIORANZA UN ORDINE DEL
GIORNO SULLA GAM
Foto di Gino CALABRESE |
E’ terminato intorno alle 17,30 di oggi 21 gennaio
2014, il Consiglio regionale del Molise, convocato e presieduto dal Presidente,
Vincenzo Niro, per esaminare un ordine del giorno contenente 30 punti.
Il Presidente ha aggiornato i lavori a lunedì
prossimo, 27 gennaio 2014, alle ore 11,30 per la prosecuzione della discussione
degli argomenti non dibattuti oggi e, nel pomeriggio, per un incontro
monotematico sulla sanità, richiesto dai consiglieri Fusco Perrella, Cavaliere,
Sabusco, Micone, Romagnuolo e Lattanzio.
La convocazione della seduta monotematica sarà in
agenda dopodomani, giovedì 23 gennaio, alle ore 11,30, allorquando si terrà la
conferenza dei capigruppo, indetta dal presidente Niro proprio per programmare
le prossime riunioni del Consiglio.
Intanto l’assemblea di oggi è stata assorbita quasi
totalmente da un ordine del giorno sulla GAM, presentato dalla maggioranza
(primo firmatario il consigliere Ciocca che ne ha anche chiesto la iscrizione
in aula e la immediata discussione).
Dopo le rituali comunicazioni del presidente Niro
(tra cui la richiesta di seduta monotematica sulla sanità, della minoranza, e
l’arrivo della proposta di legge n.52 di iniziativa degli elettori della
Regione Molise, concernente “Modifica e
integrazioni della legge regionale 25 luglio 2013, n.10 riguardante la
riduzione dei costi della politica e misure di razionalizzazione, controllo e
trasparenza dell’organizzazione e dei servizi della regione”), si è proceduto
ad approvare a MAGGIORANZA, con il solo voto contrario del consigliere Sabusco,
dopo una inversione dell’ordine del giorno richiesta dal consigliere Ioffredi,
una proposta di legge di iniziativa dei consiglieri regionali Cristiano Di
Pietro e Carmelo Parpiglia, concernente alcune modifiche alla legge regionale
n.25 del 18 luglio 2008 (interventi per il recupero dei sottotetti, dei locali
interrati e dei porticati).
Sulla problematica ha relazionato il consigliere
Cotugno che, dopo aver ringraziato la commissione, ha affermato come “l’intento
fondamentale delle modifiche proposte è quello di dare la possibilità, nel rispetto
del decoro architettonico e urbanistico-edilizio, di realizzare (e utilizzare)
i porticati senza intaccare in maniera sensibile le potenzialità edificatorie
consentite dagli strumenti urbanistici vigenti per le zone omogenee in cui
ricadono gli interventi da realizzare”.
All’art. 2, comma 1, per una maggiore chiarezza
della legge e per l’esatta individuazione di quanto diventerà possibile
realizzare, si legge nella relazione, sono state introdotte le definizioni di:
superficie utile lorda – superficie lorda di pavimento – superficie non
residenziale – superficie coperta.
Sul punto, per il quale sono stati proposti anche
alcuni emendamenti, sono intervenuti i consiglieri Romagnuolo (“è un inizio per
tornare a ricostruire nella Regione Molise”) e Ciocca (“si dà un po’ di respiro
al settore”), che lo hanno ampiamente condiviso.
A questo punto il consigliere Ciocca, come detto
primo firmatario, ha chiesto la immediata discussione dell’ordine del giorno
sulla Gam. Incassato il voto favorevole (si è astenuto il solo consigliere
Cavaliere) l’ha illustrato all’aula, spiegando le ragioni che hanno indotto la
maggioranza a presentarlo. Dopo aver espresso solidarietà al presidente
Frattura per quanto accaduto in occasione della sua partecipazione a Boiano ad
una assemblea dei lavoratori della azienda, Ciocca, ha riferito che è
intenzione della maggioranza salvare la filiera avicola e che pertanto, con il
provvedimento, si “impegna il presidente e la giunta regionale a: 1)-fare
proprie le considerazioni sociali ed economico-finanziarie esposte nelle
premesse dell’odg ed agevolare un intervento finanziario immediato in favore
della Gam srl, al sol fine di conservare alle condizioni minimali le attività
aziendali ed il relativo valore patrimoniale, nonché di scongiurare la paralisi
del comparto; 2)-attivare il suddetto intervento mediante il reperimento delle
risorse finanziarie occorrenti, anche tra quelle in giacenza presso la
finanziaria regionale e rinvenienti da precedenti gestioni di fondi regionali,
previa ricognizione delle disponibilità residue; 3)-rendere operativo, da un
punto di vista tecnico amministrativo, il relativo percorso di
ricapitalizzazione della Gam srl, nei limiti e per le finalità espresse; 4)-di
precisare che l’intervento dovrà costituire il presupposto per un reale
rinnovamento aziendale proteso alla fuoriuscita della Regione dagli ambiti
produttivi e commerciali di cui trattasi”.
Sull’argomento, di strettissima attualità, per
tanti risvolti, tra cui, principalmente, quelli sociale e occupazionale, sono
interventi numerosi consiglieri. Hanno
preso parte al dibattito il consigliere
Cavaliere “Anche noi siamo vicini al Presidente Frattura. Le ingiurie sono
inaccettabili, ma tutti dovremmo essere più propositivi. L’ordine del giorno è
sentito da tutti e la mia posizione, però, si differenzia dal centrodestra (si
è astenuto al voto finale) perché a mio giudizio va modificato. Il problema è
sapere che fine farà l’azienda. Perché non possiamo vedere anche noi il piano
industriale già inviato ai sindacati?”, Fusco Perrella “devo porre due
questioni formali, ma anche sostanziali. La condivisione dell’ordine del giorno
presuppone anche la sottoscrizione, cosa che non ci è stata proposta. Avremmo
dovuto avere anche le indicazioni del piano industriale. Voto
positivamente perché sono favorevole
all’intervento. Condivido che si debba intervenire subito, ma è opportuno
conoscere il piano industriale almeno nei punti salienti”, Sabusco “avrei
voluto essere tra i firmatari, ma non mi è stato chiesto. Pur con tutte le
riserve voterò favorevolmente per stare vicino ai lavoratori della Gam”,
Federico “è un ritorno alle cattive abitudini del passato. Si trasforma
l’urgenza in ordinarietà. Ci si chiede di firmare una delega in bianco alla
Giunta. La definizione della questione ci sta a cuore, ma almeno dovevamo
prendere conoscenza del piano industriale, dei suoi contenuti, per appurare
l’indirizzo futuro”, Ioffredi “ Credo che in passato, per la questione, non si
sia mai visto uno straccio di piano industriale”, Ciocca “questa è emergenza e
stiamo rispondendo con l’emergenza, non vogliamo continuare a fare ciò che è
stato fatto in precedenza. Mi aspettavo anche dalla opposizione una proposta”,
Cotugno “esprimo vicinanza al Presidente. Non ci sono bacchette magiche, ma si
sta affrontando tutto con il piglio giusto. Voto favorevolmente perché parliamo
di estrema emergenza”, Di Nunzio “indipendentemente dal piano industriale, non
ci possiamo sottrarre di intervenire”.
Ha preso quindi la parola il Presidente della
Giunta, Frattura, che ha ripercorso tutte le tappe della vicenda facendo la
“fotografia dello stato dell’arte”. Nel suo lungo intervento il Presidente, in
polemica con il precedente governo e ragionamenti sul futuro, ha esaminato
punto per punto le debolezze della Gam anticipando all’aula i capisaldi del
possibile piano di rilancio industriale, da qualche settimana al vaglio delle
principali organizzazioni sindacali.
“La filiera avicola – ha detto – è stata mantenuta
in vita grazie al sacrificio e all’impegno di allevatori e trasportatori. A
loro dobbiamo dare risposte a fronte dei pagamenti che attendono. I lavoratori
avanzano due mensilità e non sei come è accaduto prima che arrivassimo noi. Non
è consentito a nessuno paragonarci al passato. Di fronte alle oggettive
difficoltà che ovunque si registrano, nel privato come nel pubblico, non
possiamo immaginare ancora la
Regione che fa assistenzialismo. Nel percorso di rilancio
della filiera avicola non consentirò a nessuno di uscire dai limiti della buona
educazione. Noi vogliamo ragionare sulla qualità della proposta in un percorso
di condivisione, che ci piacerebbe, totale. Nel futuro Gam i lavoratori
dovranno diventare imprenditori di se stessi. La Regione ci sarà per
semplificare ogni tipo di investimento, ci sarà per investimenti produttivi che
riguardino l’adeguamento degli impianti, sia dal punto di vista ambientale che
della sicurezza. La Regione
offrirà collaborazione per l’eventuale creazione di cooperative, in termini di
indirizzi e management”.
Poi c’è stata da parte del Presidente una
illustrazione dettagliata del piano di rilancio industriale che sarà oggetto
successivamente di una seduta monotematica. “Il progetto – ha detto – dovrà
prevedere piena compattezza della filiera. Con un solo turno si dovrà raggiungere
l’obiettivo di 250 mila polli a settimana, 500mila se si ipotizza un doppio
turno. Piena collaborazione, ma non nella gestione delle risorse. Nel progetto
si prevedono 203 unità lavorative con 30 unità a tempo determinato. 69 unità in
esubero”.
Il governatore ha concluso riferendo cosa occorre
fare nel periodo intermedio, sostenendo che per garantire la filiera occorrono
16 mesi, partendo dal punto zero, punto cioè, iniziale.
“Accompagneremo con serenità questo momento di
transizione eppoi procederemo con il piano” – ha concluso -.
Con le dichiarazioni di voto dei consiglieri Fusco Perrella, Federico,
Ciocca e Cavaliere, il Presidente Niro ha dichiarato chiuso l’argomento che,
come detto all’inizio, è passato a maggioranza, con il voto contrario del
movimento cinque stelle e con l’astensione del consigliere Cavaliere.
Il tempo di respingere, a MAGGIORANZA, una mozione
a firma dei consiglieri Federico e Manzo per “impegnare il presidente della
Giunta Regionale ad adoperarsi per il ritiro del permesso per la ricerca di
idrocarburi liquidi o gassosi sul territorio molisano e a non concedere nuove
autorizzazioni” (ha risposto l’assessore Facciolla affermando che le
autorizzazioni non le rilascia la
Regione , bensì il Ministero per lo sviluppo economico) eppoi
il Presidente Niro ha aggiornato la seduta a lunedì 27 gennaio.
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