lunedì 16 gennaio 2012

FISM Federazione Italiana Scuole Materne del Molise

Campobasso 16 gennaio 2012



Colpo letale alla sopravvivenza delle scuole dell’infanzia paritarie del Molise. 


Mario A. Santella, Presidente Regionale della F.I.S.M. ( Federazione Italiana Scuole  Materne del Molise), (ne rappresenta 32 su 40 presenti sull’intero territorio) denuncia all’opinione pubblica il grave comportamento del Governo Regionale che ha drasticamente  tagliato del  50% i fondi spettanti alle scuole dell’infanzia, nel bilancio regionale 2012.
Continua, imperterrita, l’usurpazione dei contributi, senza alcun valido motivo, verso le 40 istituzioni scolastiche presenti sul territorio, un taglio che si tramuta in autentica beffa e che causerà gravi danni non solo ai Gestori, che si vedranno costretti ad attuare drastiche misure fino alla loro stessa soppressione, ma anche alle famiglie (1.600) che vedranno chiudersi le porte dell’ uniche realtà vive presenti nei nostri piccoli comuni,  a dispetto dei diritti costituzionali della libertà di educazione.
Si va a colpire, in particolar modo, la prima e importante opera di formazione e la realizzazione di un preciso progetto educativo a favore della crescita di coloro che andranno a formare la società civile del domani, al quale tutto il personale docente e non docente è impegnato.
La crisi che sta colpendo inesorabilmente tutta l’Europa non ha permesso, però, che paesi più civili del nostro impegnassero, proprio in questo drammatico momento, ingenti risorse sull’istruzione, sulla ricerca e soprattutto sulla famiglia.
Era stato promesso, e da qui la decisione di tutte le istituzioni scolastiche dell’infanzia ad abbassare gradualmente le rette a carico delle famiglie, un maggiore impegno finanziario rispetto al passato oramai fermo all’anno 2006.
Purtroppo i bambini non scendono in piazza ma soprattutto non possono svolgere altri compiti “ da grandi” che sicuramente svolgeranno i loro genitori.
Se non ci sarà un ripensamento saranno ancora le famiglie molisane a pagare questa scelta irresponsabile del Governo Regionale.


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