martedì 17 gennaio 2012

CAMPOBASSO -Integrazione Cardarelli – Cattolica

Campobasso 17 gennaio 2012



Integrazione Cardarelli – Cattolica
 Di Sandro: una via possibile


La necessità di dotare il territorio regionale di un sistema sanitario efficiente ed efficace, in grado di erogare ai cittadini prestazioni ottimali in strutture adeguate, ha spinto l’Amministrazione regionale a valutare la possibile integrazione tra l’attività dell’ASREM, con riferimento al Presidio Ospedaliero del Cardarelli di Campobasso, e quella della Fondazione di Ricerca e Cura Giovanni Paolo II.
La proposta, da sottoporre all’attenzione dei vertici ASREM, sarebbe quella di utilizzare un “blocco funzionale” (una parte dei locali) della Fondazione, attualmente libero, per le attività dell’ASREM erogate ad oggi presso il PO del Cardarelli.
La scelta consentirebbe, in un periodo di austerità economica, un risparmio in termini di costo, limitando gli interventi di adeguamento e messa in sicurezza del PO Cardarelli, inoltre permetterebbe, al personale ASREM, di garantire assistenza con standard strutturali notevolmente superiori.

DICHIARAZIONI DELL’ASSESSORE:

L’esigenza di offrire servizi adeguati alle necessità del cittadino accanto alla necessità, imposta dal Piano di Rientro,  di ridurre i costi legati alla gestione dei servizi sanitari regionali, ci hanno indotto a valutare la possibilità di integrazione tra il PO del Cardarelli di Campobasso e la Fondazione Giovanni Paolo II.
Ne conseguirebbe, infatti, la creazione di un vero e proprio polo di eccellenza in grado di garantire da un lato adeguatezza strutturale e, quindi, innalzamento degli standard qualitativi del servizio e, dall’altro, quella progressiva integrazione tra pubblico e privato finalizzato a  fornire una concreta risposta al problema della razionalizzazione.
Per questi motivi si è ritenuto di dover proporre all’ASREM la realizzazione di uno “studio di fattibilità” finalizzato a realizzare un’integrazione strutturale - funzionale tra i due stabilimenti ospedalieri che possa rappresentare una soluzione innovativa ad uno degli annosi problemi che la riguardano – quello dell’adeguamento strutturale del Cardarelli –  e che sia in grado di produrre effetti positivi per gli utenti che ne beneficeranno.
La via indicata potrebbe essere in grado di fornire un’efficace risposta alle necessità territoriali costituendo, per il prossimo futuro, un polo di attrazione anche per l’utenza extra regionale.
Mi auguro, pertanto, che lo studio di fattibilità fatto dall’ASREM fornisca un’idea più precisa del possibile percorso da intraprendere.
 Solo con scelte innovative e coraggiose il nostro Sistema Sanitario Regionale troverà la via del risanamento.


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