NUNZIA LATTANZIO MICROFINANCE
Nunzia Lattanzio (foto L.Calabrese) |
La I^ Commissione ha in data odierna discusso, valutato ed espresso parere favorevole all’approvazione della interessantissima proposta di Legge Regionale n.3 concernente: ‘Attivazione in Molise dello strumento europeo Progress Microfinance’.
Mi preme rivolgere pubblicamente vivo apprezzamento ai dirigenti della Regione Molise ed in particolare a quelli del Servizio Competitività dei Sistemi Produttivi, all’esecutivo regionale, ed all’assessore proponente Massimiliano Scarabeo, per aver predisposto una puntuale proposta legislativa e programmatica di rilancio dell’economia molisana ed a beneficio, in special modo, delle fasce sociali maggiormente svantaggiate.
Lo strumento Progress Microfinance, che trae origine dalla ‘Decisione del 25 marzo 2010, n.283\2010 del Parlamento Europeo e del Consiglio’, si propone infatti come valido ausilio per l’accesso ai servizi finanziari ed al mondo lavorativo di alcune particolari categorie sociali: giovani, donne, disoccupati, piccole imprese ed altri. Con la erogazione di microcrediti, di prestiti di importo inferiore a 25000 euro, potranno essere favorite nella nostra Regione, tutte le iniziative utili alla costituzione o sviluppo di piccole imprese. Disoccupati, giovani, donne, soggetti svantaggiati perché troppo anziani o troppo giovani, o perché appartenenti ad una minoranza potranno candidarsi e beneficiare di Progress Microfinance.
L’attuale stagnazione economica, causa primaria dell’indebolimento del nucleo centrale dell’economia nazionale, sembra coinvolgere, tra l’altro, proprio le fasce più deboli: giovani e donne. E’ noto a tutti che il tasso di disoccupazione giovanile in Italia è uno tra i più elevati dei Paesi dell’Unione Europea; nel settembre del 2010 risultava infatti essere inferiore soltanto a quello della Spagna, della Grecia e dell’Irlanda. Nel meridione il fenomeno si amplifica costringendo molti all’emigrazione con l’inevitabile declino e regressione del tessuto sociale.
In riferimento all’occupazione giovanile, è altresì preoccupante l’elevata disuguaglianza territoriale della stessa; in alcune regioni italiane la percentuale dei senza lavoro si avvicina addirittura al 40 per cento. Superfluo evidenziare che ciò si verifica quasi esclusivamente nelle regioni del Sud, mentre il Nord può ancora vantare una situazione decisamente migliore registrando 15 punti percentuali inferiori alla media nazionale, come nel caso della Toscana, del Veneto e del Trentino Alto Adige.
Alla luce di tali considerazioni, fare leva su questa importante iniziativa legislativa, garante della ‘Politica buona’ che ben ha saputo e sa individuare strategie utili ed innovative a beneficio dei Cittadini volenterosi e propositivi, appare doveroso e necessario.
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