Guardia di Finanza: intimidazioni ai dipendenti. Amministratore di una
società risponderà di estorsione aggravata
Dipendenti costretti a restituire in contanti parte delle retribuzioni
bonificate dal datore di lavoro – Tra le intimidazioni, il possibile non
rinnovo del contratto – “Rastrellati” indebitamente migliaia di Euro – Le
attività investigative sono state coordinate dall’Autorità Giudiziaria del
Capoluogo e condotte dal Nucleo Polizia Tributaria G. di F. di Campobasso -
Avviso di garanzia per un imprenditore della
Provincia, amministratore di una s.n.c. operante nella
filiera alimentare, risponderà del reato
previsto e punito dall’articolo 629 del C.P. (estorsione) per specifiche
condotte illecite poste in essere nei confronti dei propri dipendenti, in
maniera continuata e con la particolare aggravante legata all’abuso di autorità
nell’ambito di prestazioni d’opera.
Le indagini appena concluse, sono state espletate dal
Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Campobasso e coordinate
dall’Autorità Giudiziaria del Capoluogo.
All’esito delle attività, le ricostruzioni
investigative operate dai Militari, hanno delineato uno scenario connotato da fatti e circostanze di
particolare gravità.
I dipendenti dell’azienda erano infatti costretti a
percepire retribuzioni inferiori rispetto a quelle effettivamente dovute: ma “sulla
carta” tutto era destinato ad apparire regolare; questo perché le restituzioni coatte di quota parte delle
competenze bonificate, dovevano avvenire rigorosamente per contanti.
Un meccanismo che ha retto per lungo tempo, poggiandosi su atteggiamenti tipicamente
intimidatori: dalla possibilità di non rinnovare il contratto a tempo
determinato, fino alla paventata ipotesi di ostacolare gli iter di rito legati
alla corresponsione del TFR (trattamento
di fine rapporto) o dei sussidi di disoccupazione.
Ammonta a diverse migliaia di Euro l’importo
illecitamente rastrellato nel tempo a
danno dei lavoratori.
Tutti gli esiti investigativi sono stati debitamente
documentati e compendiati dai Finanzieri nell’ambito di un’articolata
informativa di reato che ha smascherato le condotte illecite, ricostruendo ogni
tassello della infelice e particolare vicenda.
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