LA SCUOLA APRE
ALL’EUROPA E PREPARA I NOSTRI GIOVANI A VIVERE IN UNA DIMENSIONE GLOBALE !
di Michele Petraroia
Due ragazze del IV° liceo linguistico di
Campobasso da una settimana vivono a 60 km da Francoforte appoggiandosi a
famiglie tedesche. Ogni mattina prendono un autobus alle 7 e vanno a scuola coi
loro coetanei del posto dalle 8 alle 15, migliorando le proprie competenze e
inserendosi in un contesto socio-educativo profondamente diverso dal nostro.
Sono state selezionate insieme ad altri 38 studenti italiani e tra due
settimane termineranno questa esperienza a Berlino per conoscere dal vivo le
istituzioni, le regole e le abitudini della Germania. Ludovica e Ludovica
riporteranno indietro un vissuto di relazioni personali e di conoscenze pratiche
che si inseriscono nella traiettoria della cittadinanza europea e di
un’integrazione scolastica estremamente utile per vincere le sfide competitive
del futuro. Ed è opportuno soffermarsi
sulle buone pratiche della scuola molisana che apre orizzonti nuovi e prepara i
ragazzi a orientarsi nello spazio più ampio dell’Unione Europea con tanti
progetti educativi condotti con solerzia ed efficacia da docenti e dirigenti
scolastici motivati e competenti. Tra le innumerevoli difficoltà di una povertà
in aumento e di vertenze lavorative dagli esiti incerti, è bello condividere notizie positive del
nostro sistema educativo che si vanno a incasellare tra i tassi disperati di
disoccupazione, i record di inoccupati e le molteplici procedure di mobilità
che non risparmiano nessuno. Solo domani ci sarà la clinica Villa Maria e
quindi l’ASTEC, ma ogni giorno ha la sua pena e nella migliore delle ipotesi
com’è capitato con Esattorie Spa c’è una
cassa in deroga. Ma già dopodomani la Guala closures di Termoli ha anticipato
la propria indisponibilità a utilizzare la deroga preferendo licenziare e
mettere in mobilità 21 dipendenti. La crisi di liquidità della Regione vede
slittare i pagamenti in favore delle famiglie che debbono ricevere i rimborsi
per i fitti e per l’acquisto dei libri scolastici di due anni fa e dalla
Cooperativa Sociale CSS di Isernia ai precari della pubblica amministrazione è
arduo scorgere soluzioni confortanti. Per questo è bello prendere una boccata
d’ossigeno con i buoni esempi della scuola ed è utile tracciare strade
innovative per uscire dalla crisi come quelle degli incubatori pubblici delle
imprese creative, dell’audiovisivo e del design, in via di sperimentazione a
Roma col nome di Coworking.
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