L’evento questo pomeriggio alle ore 15.00 nell’Aula “Crucitti” della Fondazione “Giovanni Paolo II”. Dopo l’indirizzo di Saluto del Direttore Generale della Fondazione, dottor Gianfranco Rastelli, introdurrà i lavori la professoressa Giuseppina Sallustio, Direttore del Dipartimento Immagini.
La più classica e drammatica
delle emergenze neurologiche e neurochirurgiche è l’emorragia endocranica
(“emorragia cerebrale”, secondo il modo più comune di definirla).
Nella cura di questa patologia è
di fondamentale importanza la neuroradiologia la scienza che si occupa
della diagnosi e della terapia delle malattie del sistema nervoso, utilizzando
tecniche radiologiche.
Fare il punto sul ruolo di questa
disciplina dal punto di vista diagnostico e terapeutico è stato l’obiettivo del
meeting organizzato lunedì 17 giugno dalla Fondazione “Giovanni Paolo II”.
Dopo l’indirizzo di Saluto del
Direttore Generale, dottor Gianfranco Rastelli, che ha ricordato le finalità
della Fondazione che opera con lo scopo di promuovere e tutelare l’integrità
della Persona secondo i principi della Morale Cattolica, ha introdotto i lavori
la professoressa Giuseppina Sallustio, Direttore del Dipartimento Immagini e
promotrice dell’evento.
Il professor Cesare Colosimo,
professore ordinario, Direttore dell’Istituto di
Radiologia dell’Università Cattolica e dell’U.O.C di Radiodiagnostica 3 del
Policlinico Gemelli di Roma, nella Sua lectio magistralis ha
definito lo scopo essenziale della diagnostica per immagini: il
riconoscimento immediato con la TAC dell’emorragia e la sua differenziazione
dall’ischemia cerebrale in cui il trattamento è completamente diverso.
Sono stati definiti i quesiti
essenziali a cui il neuroradiologo deve rispondere per guidare il corretto
trattamento ed è stato sottolineato come si debba passare immediatamente dalla
diagnosi di emorragia alla definizione della sua causa, distinguendo le
emorragie dovute all’ipertensione da quelle secondarie , soprattutto a
malformazioni vascolari.
“La moderna neuroradiologia
grazie alla angio-TAC e all’angio-RM” ha affermato il professor Colosimo
“può infatti dimostrare immediatamente la malformazione vascolare che – con
la sua rottura – ha determinato l’emorragia. Lo stesso neuroradiologo può -
attraverso l’angiografia e con le tecniche correlate di neuroradiologia
interventistica – trattare immediatamente la malformazione vascolare,
escludendola dal circolo per via endovascolare, con un semplice cateterismo ,
senza alcun intervento invasivo , eliminando il rischio di nuove fatali
emorragie”.
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