“La parola di Dio nelle parole degli uomini”
Riflessioni e ampio dibattito sul ruolo della
Parola di Dio nella Chiesa e nella vita dei credenti. Su questo filo rosso si
stanno sviluppando i lavori della 63a
Settimana nazionale di aggiornamento pastorale in corso a Termoli (da
lunedì 24 a
giovedì 27) sul tema “La parola di Dio
nelle parole degli uomini”. A organizzare l’evento è il Centro di
orientamento pastorale (Cop).
Ieri la Messa nella
cattedrale di Termoli presieduta dal vescovo della locale diocesi di
Termoli-Larino, mons. Gianfranco De Luca;
oggi, invece, interverrà don
Antonio Mastantuono (docente alla Pontificia facoltà teologica dell’Italia
meridionale – Napoli). Nel pomeriggio la celebrazione eucaristica
nella concattedrale di Larino, presieduta mons.
Giancarlo Maria Bregantini, arcivescovo
di Campobasso-Bojano. Giovedì, infine, relazione di don Antonio Pitta (docente alla Pontificia università lateranense –
Roma) e conclusioni del presidente Cop, il vescovo di Palestrina mons. Domenico Sigalini.
IL CENTRO DI ORIENTAMENTO PASTORALE
CHI SIAMO.
Il Centro di orientamento pastorale è costituito
da vescovi, sacerdoti e laici. Sono soci del COP quanti, accettandone lo Statuto, ne fanno richiesta e
s’impegnano a partecipare alla sua vita. Il COP
non è un’associazione, né un movimento, né un ufficio; è piuttosto un organismo vivo nel quale contano le singole “cellule” perché
lavorano, e lavorano insieme. L’esile struttura serve così a vivificare il
necessario collegamento tra i soci, che hanno coscienza della loro
individualità e della loro unità organica. Il COP,
per lo sviluppo delle sue attività, promuove la costituzione di gruppi di soci a base regionale o
interregionale.
LA STORIA. Il COP risale
alle intuizioni profonde e all’azione generosa di un professore di teologia e
parroco milanese, mons. Grazioso Ceriani.
Da una serie d’iniziative nel campo della qualificazione del clero, ambrosiane
prima e poi lombarde, si giunse nel 1951 alla prima Settimana nazionale di
aggiornamento pastorale. Due
anni dopo, per consentire un riferimento permanente a quanti s’interessavano di
pastorale in termini nuovi, mons. Ceriani e un gruppo di amici fondano il COP che esprime, già nel dicembre 1953,
la rivista Orientamenti Pastorali. Il
Centro ha, tre anni dopo, un battesimo insperato nell’approvazione di Pio XII
col conseguente inserimento nel quadro dell’Istituto pastorale della Pontificia
Università Lateranense, di cui mons. Ceriani divenne vicepreside. Negli anni
del Concilio la sede del COP venne spostata a Roma, mentre l’organismo fu
lanciato a livello internazionale.
LO SCOPO.
Sulla linea del Vaticano II e con
assoluta fedeltà all’indirizzo della Conferenza episcopale italiana, il COP
cerca di:
ü contribuire allo sviluppo della
ricerca e dello studio pastorale in Italia (basterà ricordare che la CEI ha affidato al COP nel 1973 la prima grande ricerca su
“Evangelizzazione e sacramenti”);
ü proporre con responsabilità propria,
in spirito di servizio alle Chiese particolari che sono in Italia, le opzioni
pastorali che sembrano meglio favorire l’evangelizzazione e una cultura di
solidarietà;
ü aiutare la vita di parrocchia come
comunità partecipante e corresponsabile, incoraggiando lo sviluppo degli
organismi di partecipazione; avere attenzione alla famiglia e promuoverla come
Chiesa domestica;
ü aggiornare, attraverso settimane di
studio, seminari, simposi, pubblicazioni, gli operatori pastorali di quanto, in
aderenza al contesto socio-culturale e alle tendenze socio-religiose, si viene
proponendo e sperimentando nella Chiesa;
ü operare un’azione di collegamento e
di coordinamento tra quanti agiscono nell’ambito della pastorale organica.
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