La tecnologia a difesa della
natura.
Il
progetto si propone di sperimentare su specifici territori ad alto rischio
d'incendio, nuove tecniche di monitoraggio attraverso l'utilizzo di tecnologie
avanzate delle reti di sensori e attuatori wireless. L'Assessore Scarabeo
" può essere un aiuto validissimo per mettere in atto azioni correttive e,
soprattutto, di prevenzione."
Gli incendi dovuti ad
autocombustione, ad incuria o a dolo entropico sono certamente tra le cause
maggiori di distruzione del patrimonio forestale Europeo. Un’individuazione
tempestiva dell'insorgere di focolai d'incendio si rivela fondamentale per
predisporre con immediatezza il dispiegamento delle misure necessarie
per evitare il propagarsi delle fiamme,
mentre, d'altra parte, la possibilità di monitorare in tempo reale la
direzione di propagazione può consentire di prevenire l'estensione del
fronte verso zone abitate o verso installazioni
che possano comunque costituire fonte di pericolo per la popolazione
umana. Valutare in anticipo la potenzialità combustiva delle zone boschive
può essere di grande aiuto per favorire la messa in opera di azioni
correttive e di prevenzione. "Questo
progetto" dice l'Assessore Scarabeo "si propone di sperimentare su
specifici territori nei quali si è già manifestato
alto rischio di incendi, nuove tecniche di monitoraggio che si appoggiano sullo
sfruttamento delle tecnologie avanzate delle reti di sensori e attuatori
wireless. Il progetto si propone di predisporre sui siti individuati, delle
tecnologie e delle metodologie di monitoraggio delle aree e la disponibilità di nuove
attrezzature; il tutto può essere di grande aiuto alle autorità locali preposte
per definire le opportune politiche di conservazione del patrimonio
forestale e la prevenzione degli incendi". Il
progetto prevede l'utilizzo di una rete di sensori opportunamente piazzata in
grado di rivelare in tempo reale l'aumento locale
di temperatura, la variazione di umidità del suolo, nonché la
variazione della concentrazione di CO2 nell’aria, fornendo rapidamente una
mappatura della dislocazione dell'incendio. Tutte le informazioni
raccolte, sotto forma di dati grezzi o di dati già parzialmente elaborati a
bordo dei nodi sensori, possono essere facilmente inviate a una centrale
operativa territoriale, al fine di predisporre le
azioni di emergenza per circoscrivere le fiamme ed
evitare danni alla popolazione e alle cose. Il
consorzio che sta candidando il progetto, a valere sul programma “Life”, sarà composto da una serie di enti tra cui la Regione
Molise che ha individuato come sito pilota il Parco Regionale dell’Olivo di
Venafro, da altri Parchi Nazionali del sud Europa, da alcuni partners
tecnologici e da un centro di ricerca ambientale che porterà supporto
scientifico al partenariato.
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