Via libera del Senato alla Mozione per l'alta velocità della tratta ferroviaria
Ancona - Pescara - Bari - Taranto - Lecce
Roberto Ruta (foto Gino Calabrese) |
"Sono pienamente soddisfatto dell'approvazione stamattina in Aula al
Senato della mozione da me presentata unitamente ad altri colleghi sul
Corridoio Ferroviario Adriatico, con la quale si impegna il Governo a far
finanziare, in sede europea, il prolungamento del corridoio baltico-adriatico (n. 1) lungo la direttrice Ancona-Pescara-Bari-Taranto-Lecce.Il finanziamento della linea alta velocità/ alta capacità sull'intera
dorsale adriatica, che attraversa ed interessa direttamente la regione Molise lungo i territori di Campomarino, Termoli, Petacciato e
Montenero di Bisaccia garantendo un collegamento rapido e competitivo anche
ai molisani in direzione nord e sud Italia, costituisce un elemento strategico
tra i diversi poli produttivi e le aree portuali dell'Adriatico, capace di
rendere il nostro paese il baricentro dei traffici commerciali tra l'Oriente e l'Occidente,
nonché fra i Paesi del Nord Europa e le nuove economie che si affacciano sul
Mediterraneo.La mozione, approvata con l'astensione della Lega Nord e il voto
contrario del M5S, impegna altresì il Governo ad individuare le misure
necessarie a garantire con immediatezza un'adeguata programmazione in favore di
progetti indirizzati al raddoppio e all'ammodernamento della linea ferroviaria
della dorsale adriatica, con particolare riferimento alla direttrice
Milano-Lecce, in considerazione della programmazione delle risorse dell'UE per
il periodo 2014-2020 nel quadro delle grandi reti transeuropee, nonché in vista
della prossima approvazione della strategia macroregionale adriatico-ionica,
che rappresenta senz'altro un'opportunità per il nostro Paese di prendere parte
a quel grande processo di coesione europeo già avviato con successo in Europa
con l'approvazione delle strategie macroregionali del Danubio e del Baltico,
quali strumenti innovativi per le politiche di coesione e cooperazione
territoriale tra Stati e Regioni ai fini del conseguimento di obiettivi comuni
di sviluppo."
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