martedì 25 giugno 2013

RUTA, SENATO MOZIONE ALTA VELOCITA' ANCONA,PESCARA,BARI,TARANTO,LECCE

Campobasso 25 giugno 2013

Via libera del Senato alla Mozione per l'alta velocità della tratta ferroviaria
Ancona - Pescara - Bari - Taranto - Lecce

Roberto Ruta
(foto Gino Calabrese)
"Sono pienamente soddisfatto dell'approvazione stamattina in Aula al Senato della mozione da me presentata unitamente ad altri colleghi sul Corridoio Ferroviario Adriatico, con la quale si impegna il Governo a far finanziare, in sede europea, il prolungamento del corridoio baltico-adriatico (n. 1) lungo la direttrice Ancona-Pescara-Bari-Taranto-Lecce.Il finanziamento della linea alta velocità/ alta capacità sull'intera dorsale adriatica, che attraversa ed interessa direttamente la regione Molise lungo i territori di Campomarino, Termoli, Petacciato e Montenero di Bisaccia garantendo un collegamento rapido e competitivo anche ai molisani in direzione nord e sud Italia, costituisce un elemento strategico tra i diversi poli produttivi e le aree portuali dell'Adriatico, capace di rendere il nostro paese il baricentro dei traffici commerciali tra l'Oriente e l'Occidente, nonché fra i Paesi del Nord Europa e le nuove economie che si affacciano sul Mediterraneo.La mozione, approvata con l'astensione della Lega Nord e il voto contrario del M5S, impegna altresì il Governo ad individuare le misure necessarie a garantire con immediatezza un'adeguata programmazione in favore di progetti indirizzati al raddoppio e all'ammodernamento della linea ferroviaria della dorsale adriatica, con particolare riferimento alla direttrice Milano-Lecce, in considerazione della programmazione delle risorse dell'UE per il periodo 2014-2020 nel quadro delle grandi reti transeuropee, nonché in vista della prossima approvazione della strategia macroregionale adriatico-ionica, che rappresenta senz'altro un'opportunità per il nostro Paese di prendere parte a quel grande processo di coesione europeo già avviato con successo in Europa con l'approvazione delle strategie macroregionali del Danubio e del Baltico, quali strumenti innovativi per le politiche di coesione e cooperazione territoriale tra Stati e Regioni ai fini del conseguimento di obiettivi comuni di sviluppo."

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