lunedì 11 marzo 2013

MICHELE SANTELIA DA CAMPOBASSO - Guinness World Records

Campobasso 11 marzo 2013

MICHELE SANTELIA  AL SETTIMO CERTIFICATO 
"GUINNES WORLD RECORDS" 


Michele Santelia
Michele Santelia da Campobasso riceve dal Guinness World Records il 7 Certificato, col quale ha omologato ed acclarato l’ultima Opera, ossia l’Epopea di Gilgamesh Backwards, che ritrascritta integralmente al contrario con caratteri cuneiformi sumerici digitando contemporaneamente su 4 tastiere bianche di computer, senza vedere il videoterminale durante la digitazione. A tutt’oggi il Guinness World Records ha acclarato, oltre all’Opera L’Epopea di Gilgamesh Backwards,  più libri ritrascritti al contrario digitando contemporaneamente su 4 tastiere bianche di computer, senza vedere il terminale durante la digitazione.
Sono infatti   71 i volumi composti da  27.130 pagine, 3.771.911 parole, 21.255.432 caratteri, 273.174 paragrafi e 548.410 righe. Anche la Torre di Babele Backwards, ossia la torre di libri al contrario più alta del mondo è aumentata: adesso misura 4,82 metri e pesa ben 504,100 chilogrammi.


Ma che cos’è l’Epopea di Gilgamesh Backwards?


E’ il poema più antico delle nostre passate civiltà e narra le gesta di un antichissimo e leggendario re sumerico, Gilgamesh, considerato un semidio, alle prese con il problema che da sempre ha assillato l'umanità: la morte e il suo impossibile superamento. L'epopea di Gilgamesh viene considerata l'opera più antica dell'umanità è anteriore perfino ai poemi omerici che risalgono al VIII sec. a.C. e ai Veda indiani  del 1500 a.C. E' stata scritta dagli antichi sumeri con caratteri cuneiformi addirittura prima del 2000 avanti cristo, originariamente  su dodici tavolette; ritrascritta  dal Santelia usando i caratteri cuneiformi sumerici. La Saga di Gilgamesh affonda le proprie radici in un passato molto remoto, tanto da rappresentare, a detta di molti studiosi, il primo ciclo epico in assoluto nella storia dell'umanità. Gilgamesh è stato un potente re sumerico ed avrebbe regnato sulla città di Uruk non molto tempo dopo il diluvio universale;  infatti, si narra che fu proprio lui che avrebbe restaurato  i luoghi di culto distrutti da quella immane inondazione.

In quest'antica opera Gilgamesh si fa paladino di tutta l'umanità, cercando di liberare l'uomo dal suo fardello più pesante, ossia la morte. Non riuscirà nella sua impresa, ma in compenso acquisterà una saggezza senza pari al cospetto dei suoi sudditi. Tale opera è interessante anche perché parla del Diluvio Universale ed ha molto a che fare, anche se ai più comuni non sembra, con le  precedenti 70 opere che ha ritrascritto al contrario e che a parere di Michele da Campobasso sono tutte legate fra loro da un sottilissimo filo che animano e motivano a dismisura, di volta in volta ad andare avanti nelle misteriose peregrinazioni nell'invisibile ed impercettibile dimensione del contrario…!
Michele Santelia da Campobasso
Dice Santelia “Oltre al fatto di scrivere al Contrario come faceva Lui, ossia con caratteri speculari leggibili  attraverso uno specchio, c’è un’altra cosa  che mi accomuna molto al genio Leonardo da Vinci che io ritengo il mio Maestro Ispiratore: nel ritrascrivere le sue opere al contrario, ho cercato anche di interpretare  alcuni dei segreti che si celano tra le impalpabili righe di tali scritti. Ebbene, ho capito, con estrema  facilità e con grande stupore, le griglie mentali che Leonardo da Vinci usava per celare ciò che non poteva svelare ai suoi tempi e magari voleva tramandare ai posteri.” Continua Michele da Campobasso “Ho fatto questa grande scoperta e anche io uso tali griglie mentali quando  ritrascrivo al Contrario Opere Letterarie internazionali. Ma su di questo, nonostante ne abbia più volte parlato nel corso di interviste televisive o attraverso i mass media, oppure le abbia esplicitamente evidenziato sulle mie Opere stesse, come per esempio il medaglione che ho incastonato sulla copertina della “Bibbia in Latino al Contrario”, oppure il doppiofondo di una delle mie opere più importanti, Manuskript Santelia Backwards, oppure il calendario Maya che ho inserito sulla copertina di “Opere Maya Backwards” e tanti, ma tanti altri riferimenti ancora, nessuno, dico nessuno si è mai soffermato per capirne il significato. Farò come ha sempre consigliato il mio Maestro ispiratore, nel senso che andrò avanti per la mia strada, forte delle mie certezze, senza curarmi delle considerazioni altrui…!”


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