RISULTATI DELLA RICERCA.
Alberto Tramontano |
L'evoluzione della distribuzione del cinghiale sul territorio provinciale è stata caratterizzata negli
ultimi anni da un andamento sorprendente, tanto per l'ampiezza dei nuovi
territori conquistati, quanto per la rapidità con cui il fenomeno si è
verificato.
Le cause che hanno favorito l'espansione e la crescita
delle popolazioni sono legate a molteplici fattori.
Tra questi, le
immissioni a scopo venatorio, iniziate negli anni '50, hanno sicuramente
giocato un ruolo fondamentale.
La Provincia di Campobasso, da sempre attenta alle
problematiche connesse con la presenza della specie sul territorio, ha
intrapreso negli anni una serie di iniziative volte alla riduzione delle
densità attraverso l'uso di metodologie "ecologiche" quali la cattura
e la traslocazione degli esemplari in soprannumero, il foraggiamento dissuasivo.
Purtroppo, il conflitto di interessi legato alla presenza
del cinghiale sul territorio, unitamente ad alcune obiettive difficoltà di
ordine tecnico (connesse ad esempio alla
stima quantitativa delle popolazioni) rende la gestione di questa specie
particolarmente complessa. E' per tali
motivi che la Provincia di Campobasso, nel raccogliere le istanze avanzate
dalle comunità locali e dalle associazioni agricole di categoria, ha inteso
avviare, con la collaborazione dell'Università degli Studi del Molise, un
percorso metodologico finalizzato al controllo della specie basato essenzialmente
su criteri di tipo scientifico nel quale si prevede, in primo luogo, la
conoscenza del fenomeno e, quindi, la distribuzione e la dinamica delle
popolazioni della specie sul territorio esaminato.
L’area oggetto dello studio è l’Oasi di Protezione "Monte
Vairano" che, negli ultimi anni, ha evidenziato fortissime criticità sia
per quanto riguarda gli ingenti danni arrecati dalla specie alle colture
agricole disseminate intorno all'Oasi di Protezione stessa che per quanto concerne i ripetuti impatti di tali
animali con le autovetture in circolazione avvenuti, in particolare, lungo la
rete viaria locale.
I risultati della ricerca saranno presentati dal
Responsabile scientifico del progetto dell'Università degli Studi del Molise Prof.
Giuseppe Maiorano e dall’Assessore all’Ambiente della Provincia di Campobasso Alberto
Tramontano.
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