Campobasso 8 marzo 2013
Il territorio frentano nel quadro della rete
europea delle vie Francigene, convegno a Larino
Domenica 10 marzo, a partire dalle ore 10.00.
Presso la sala consiliare del Palazzo Ducale di Larino si svolgerà il convegno promosso dal Rotary Club di Larino in collaborazione con l’associazione dei Borghi d’Eccellenza del Molise dal titolo “Il territorio frentano nel quadro della rete europea delle vie Francigene. Ospiti d’eccezione del convegno saranno Massimo Tedeschi, presidente dell’associazione vie Francigene d’Europa, Celestino Lores Rosal, Presidente della Fondazione del Cammino di Santiago de Compostela, Luigi Falasca, Governatore incoming Distretto Rotary 2090 Abruzzo, Marche, Molise, Umbria, Alessandra Nacca, Dipartimento del Turismo di Roma - Coordinatrice del Progetto Via Francigena del Sud. Quando nel 1994 il Consiglio d’Europa riconobbe la Via Francigena come importante itinerario culturale, le regioni coinvolte in tale percorso ebbero un’importante occasione di sviluppo territoriale sotto l’aspetto culturale, turistico ed economico. Purtroppo il cammino della Via Francigena certificato dal Consiglio d’Europa si fermò a Roma e fu completamente ignorato il tratto che da Roma percorreva il Lazio meridionale, la Campania, il Molise, la Lucania, raggiungendo il Salento e l’estremità della Puglia. Eppure era lì che giungevano molti pellegrini, sia quelli diretti verso la Terrasanta e Gerusalemme, sia quelli provenienti dall’Oriente e diretti a Roma. Il non aver identificato la Via Francigena del Sud come Via storica di pellegrinaggio, non solo ne nega il fondamentale ruolo di raccordo con l’Oriente, ma ne sminuisce il valore culturale, paesaggistico ed economico, escludendo le regioni meridionali dai grandi circuiti del turismo culturale e religioso. E’ assolutamente necessario che il tratto meridionale della Via Francigena con i suoi itinerari venga rapidamente riconosciuto e certificato a livello istituzionale in modo da consentire agli enti pubblici e ai portatori d’interesse di accedere a tutti i benefici finanziari che ne derivano. Il riconoscimento e la Certificazione come “ Itinerario Culturale Europeo” alla Francigena del Sud è un obiettivo realizzabile solo se molti soggetti istituzionali (regioni, province, comuni, associazioni) e non, si andranno ad impegnare nella definizione di un progetto unitario che risponda ai criteri previsti da parte del Regolamento del Consiglio d’Europa. Questo vale anche per il Molise e per Larino. Solo se le istituzioni locali e le associazioni che sono maggiormente radicate sul territorio comprenderanno il grande potenziale della Via Francigena e collaboreranno affinché l’idea si tramuti in un percorso calpestabile in sicurezza, il progetto potrà svilupparsi e portare i suoi benefici. Al fianco del tracciato, ovviamente, dovranno essere segnalate anche le maggiori attrattive storiche , archeologiche, enogastronomiche, ricettive, naturali e paesaggistiche in modo tale da rendere più appetibile la visita di potenziali turisti nella regione Molise. L’idea è rivoluzionaria, ma concreta e può rappresentare un importante elemento di valorizzazione delle nostre tradizioni, può rafforzare la nostra identità ed avere riscontri interessanti anche dal punto di vista socioeconomico.
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