Donna e
Salute – forum sanità. Campobasso 8 marzo 2013.
Aula Crucitti Fondazione Giovanni
Paolo II - Campobasso
Organizzato dall’Asrem, in collaborazione con la Fondazione
di Ricerca e Cura Giovanni Paolo si è tenuto oggi 8 marzo presso l’aula Crucitti il forum
Donna e Salute progresso scientifico e
innovazione per la qualità della vita.
La salute delle
donne è decisamente migliorata negli ultimi anni come ha evidenziato Margaret
Chan, Direttore Generale dell’OMS in occasione del 100° anniversario della Giornata
internazionale della donna. Questo grazie alle scoperte scientifiche ed alle innovazioni
tecnologiche, come la mammografia, gli screenning attraverso il pap test,
l’aborto sicuro (solo se legale), la contraccezione. E’ aumentato il numero
delle guarigioni e soprattutto, è maggiore la qualità della vita delle pazienti
oncologiche.
In Europa la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi di tumore è in media del 5 % per gli uomini e del 7 % delle donne, ma per il solo tumore al seno si è passati dal 74% all’ 83%. Lo stesso si può dire del tumore all’ovaio: oggi la sopravvivenza è del 30-40% rispetto al 20% di qualche decennio fa. Sono aumentate le diagnosi, ma anche quelle precoci e dunque il numero dei casi di tumore sale come pure parallelamente quello delle guarigioni: cioè ci si ammala di più e si muore di meno.
In Europa la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi di tumore è in media del 5 % per gli uomini e del 7 % delle donne, ma per il solo tumore al seno si è passati dal 74% all’ 83%. Lo stesso si può dire del tumore all’ovaio: oggi la sopravvivenza è del 30-40% rispetto al 20% di qualche decennio fa. Sono aumentate le diagnosi, ma anche quelle precoci e dunque il numero dei casi di tumore sale come pure parallelamente quello delle guarigioni: cioè ci si ammala di più e si muore di meno.
Il prof. Scambia
sottolinea che “ il desiderio delle donne di oggi è quello di essere sempre
più informate e consapevoli non solo sui piani di prevenzione, ma anche su
prognosi, decorso terapeutico e su tutto ciò che può migliorare la loro vita
durante e dopo la malattia. Non rinunciano alla sessualità, alla gravidanza e
all’esperienza della maternità“.
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