NO MORE: Costruire democrazia al fianco delle donne.
Foto di GINO CALABRESE |
Si è tenuta questo pomeriggio la conferenza stampa della candidata al Senato di
Costruire Democrazia, Michela Musacchio, insieme al candidato Presidente della
Regione Massimo Romano e a numerose donne della società civile, alcune delle
quali espressione delle istituzioni come Teresa Cuomo, Adriana Izzi ed Aida
Trentalance.
Costruire democrazia già da diverso tempo ha sottoscritto la convenzione NO MORE e, nell’incontro di oggi, le donne del movimento, Michela Musaccio e Massimo Romano hanno rimarcato l’impegno e la volontà di essere partecipanti attivi della convenzione internazionale attraverso il perseguimento, a livello locale, degli obiettivi costituenti, i quali prevedono che:
- siano ottemperate le raccomandazioni della convenzione CEDAW (la convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne adottata nel 1979 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite);
- sia costruito e rafforzato il sistema di servizi pubblici convenzionati sul territorio a partire dai centri di antiviolenza;
- sia garantita la formazione di tutti i soggetti che lavorano, nei vari settori, con le vittime di violenza e i minori in un'ottica generale;
- sia vietato, in caso di separazione e affido dei minori, nei casi di violenza domestica l'affido condiviso; sia vietato l'utilizzo della sindrome di alienazione parentale (PAS) in ambito processuale ed extraprocessuale;
- sia stabilita una rilevazione dei dati sistematica, integrata ed omogenea in materia di violenza sulle donne su tutto il territorio nazionale;
- vengano rese comunicanti le banche dati delle forze dell'ordine;
- ma soprattutto, vi siano interventi tempestivi a difesa dell'incolumità delle donne con individuazione di risorse atte ad assicurare l'assistenza economica a donne nullatenenti, non più costrette, così, a tornare dal loro "aguzzino".
Costruire democrazia già da diverso tempo ha sottoscritto la convenzione NO MORE e, nell’incontro di oggi, le donne del movimento, Michela Musaccio e Massimo Romano hanno rimarcato l’impegno e la volontà di essere partecipanti attivi della convenzione internazionale attraverso il perseguimento, a livello locale, degli obiettivi costituenti, i quali prevedono che:
- siano ottemperate le raccomandazioni della convenzione CEDAW (la convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne adottata nel 1979 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite);
- sia costruito e rafforzato il sistema di servizi pubblici convenzionati sul territorio a partire dai centri di antiviolenza;
- sia garantita la formazione di tutti i soggetti che lavorano, nei vari settori, con le vittime di violenza e i minori in un'ottica generale;
- sia vietato, in caso di separazione e affido dei minori, nei casi di violenza domestica l'affido condiviso; sia vietato l'utilizzo della sindrome di alienazione parentale (PAS) in ambito processuale ed extraprocessuale;
- sia stabilita una rilevazione dei dati sistematica, integrata ed omogenea in materia di violenza sulle donne su tutto il territorio nazionale;
- vengano rese comunicanti le banche dati delle forze dell'ordine;
- ma soprattutto, vi siano interventi tempestivi a difesa dell'incolumità delle donne con individuazione di risorse atte ad assicurare l'assistenza economica a donne nullatenenti, non più costrette, così, a tornare dal loro "aguzzino".
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