Turismo ed ambiente
Nota di Domenico Di Lisa
Il
Molise è percepito in Italia come “
discreto, genuino, sano, luogo di cose buone e di buona gente, con apprezzabile
qualità delle relazioni sociali e di vita”.Questo è un valore enorme cui si
unisce uno straordinario capitale sociale e professionale dei molisani, da cui
ripartire per fare sviluppo. Esso corrisponde
alla realtà; siamo ricchi di patrimonio
naturalistico, storico ed ambientale, di gente che “ sa fare”, che vuole
migliorarsi e che chiede alla politica solo adeguata attenzione e non
assistenza.Tutti gli indicatori internazionali dicono che cresce la richiesta
di turismo e si afferma un modello di turismo diverso da quello “ di
massa” ma esperienziale, teso alla
ricerca di luoghi originali, vivibili e per molti aspetti “ unici”.Il Molise
deve giocare questa opzione, mettendo a sistema il suo vasto patrimonio
ambientale, di piccoli centri, di arte, di tradizioni culturali, di produzioni
agro alimentari di grande qualità.Uno sviluppo così concepito apre seriamente
alle opportunità dell’industria del
turismo, finora lasciato al coraggio di pochi operatori nella
disattenzione della Regione che ha dissipato risorse ed occasioni.C’è necessità
e proponiamo interventi coerenti con questo tipo di sviluppo:
- un massiccio sostegno alla raccolta differenziata dei RSU in tutti
i comuni per far diventare in pochi anni
il Molise la regione più virtuosa d’Italia (attualmente la % di
differenziata ci vede tra gli ultimi in
Italia).
Puntare con
decisione sull'efficienza energetica, della
generazione distribuita, diffusa e di piccola taglia, legata alle
risorse disponibili sul territorio (tutto il contrario di ha voluto la palificazione del territorio e mega
centrali, per interessi finanziari che hanno sottratto paesaggio,
compromesso emergenze archeologiche,
deturpato l’ambiente e negate
opportunità all'economia locale).
No ad altra cementificazione ma adeguamento sismico degli edifici pubblici e privati.
Adozione di misure per affrontare il problema del dissesto idrogeologico.
Varo di un programma di valorizzazione, uso razionale e tutela dell’Acqua pubblica che è ormai una emergenza anche per la nostra regione.
Creazione di aree naturalistiche (in primis Parco del Matese.
Sostegno a produzioni agroalimentari e manifatturiere locali di qualità.
Sviluppo delle “ filiere corti” locali.
Sostenere il processi di internazionalizzazione delle imprese per affrontare nuovi mercati.
Incentivare l’innovazione ed il trasferimento tecnologico individuati come cardini essenziali per competere sui mercati. L’Università del Molise può e deve dare molto al territorio ed alle imprese ( patto per l’innovazione) senza peraltro rinunciare ad apporti nazionali ed internazionali di centri di ricerca e di buone prassi produttive da far conoscere e riproporre ai nostri imprenditori.
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