CARRESI, DE CAMILLIS: “LE CORSE DEVONO
CONTINUARE. L’ANTICA TRADIZIONE VA TUTELATA”
La Deputata Pdl prima firmataria di una
interrogazione a risposta scritta al Ministro della Salute presentata l’11
dicembre del 2012
“L’antica tradizione delle Carresi in Molise non solo deve continuare
ma deve essere tutelata”. E’ quanto
afferma Sabrina De Camillis, Deputata del Pdl Molise, sulla problematica che ha
coinvolto i comuni di San Martino in Pensilis, Portocannone, Ururi dove
sono a rischio lo svolgimento delle antiche corse dei carri trainate da buoi a
seguito di un’ordinanza del Ministero della salute del 21 luglio 2011 dal tema:
“Disciplina di manifestazione pubbliche o private nelle quali vengono impiegati
equidi, al di fuori degli impianti e dei percorsi ufficialmente autorizzati”.
La De Camillis a novembre scorso è intervenuta per esprimere
solidarietà ai tre sindaci indagati a causa dello svolgimento delle Carresi del
2012 e successivamente, l’11 dicembre scorso, ha presentato alla Camera dei
Deputati, come prima firmataria, una interrogazione a risposta scritta al
Ministro della Salute per sottolineare la sicurezza dello svolgimento delle
manifestazioni e, nel contempo, la lunghissima tradizione di tali corse che
vedono da sempre un imponente spiegamento di forze dell’ordine e mesi di lavoro
per la loro organizzazione.
“La notizia sul rischio di bloccare le carresi ha suscitato una reazione
di forte indignazione da parte non solo delle comunità direttamente coinvolte
ma anche da parte del resto del territorio regionale – si legge
sull’interrogazione -, così come della
stessa diocesi di Termoli-Larino che è intervenuta ufficialmente manifestando
grande preoccupazione e dichiarandosi disponibile ad appoggiare ogni iniziativa
volta a mantenere queste manifestazioni culturali e religiose secolari”
La Deputata del Pdl, già schieratasi a sostegno delle manifestazioni, oggi
dichiara: “Non può essere cancellata una ultracentenaria tradizione religiosa,
radicata nella cultura contadina da sempre attenta nei confronti
dell'ambiente e della salute degli animali. L’impossibilità di continuare nel
solco della tradizione, significherebbe ledere la dignità di un intero popolo”.
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