LO STILE, IL GARBO, IL SENSO DELLO STATO
ED IL RISPETTO DELLE ISTITUZIONI DELL’ON.FLORINDO D’AIMMO, AIUTI IL MOLISE A
RITROVARE SOBRIETA’ E CORRETTEZZA!
Ieri ho salito per la seconda
volta nella mia vita le scale di Via Cairoli, 42 a Termoli per portare un
ultimo saluto ad una figura illustre della nostra terra scomparsa in silenzio
con quel garbo più unico che raro che caratterizzava l’On.Florindo D’Aimmo.
La prima volta che salii quelle
scale alla fine degli anni ottanta avevo ancora in tasca la tessera comunista,
e da giovane dirigente sindacale accompagnavo una delegazione di operai del
Frigomacello che avevano ottenuto l’incontro grazie all’intercessione di un
sacerdote di Campobasso.
Ricordo il rigore e l’attenzione
con cui ci ascoltò prendendo appunti con uno scrupolo inusuale per un
parlamentare impegnato in un ruolo di governo nazionale, rispondendo punto per
punto alle sollecitazioni di operai che vantavano sei mensilità pregresse da
una cooperativa controllata dalla Regione Molise.
Ieri nello scendere le scale dopo
aver espresso il cordoglio ai suoi familiari, abbiamo commentato con due ex
dirigenti del PCI in mia compagnia, che pur avendolo avversato per una lunga
stagione politica che lo vedeva egemone in Molise soprattutto a seguito della scomparsa
dell’On.Sedati, ci lasciava un insegnamento straordinario di stile, correttezza
istituzionale e senso dello Stato assolutamente diverso dallo squallore dei
nostri giorni.
Ed il miglior modo per ricordare
l’On.Florindo D’Aimmo per il Molise è augurarsi che il suo insegnamento venga
recuperato dalla classe politica dei nostri giorni evitando aggressioni,
insulti e querele per optare su un dialogo costruttivo, sul confronto sulle
proposte e sul rispetto reciproco.
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