SABRINA DE CAMILLIS
INCONTRA L’ASSOCIAZIONE COSTRUTTORI EDILI DEL MOLISE
La Deputata Pdl si confronta con la categoria e lancia una serie di
proposte: compensazione tra crediti degli imprenditori e tasse,
agevolazioni dell’Imu sull’invenduto, no al pignoramento dei mezzi delle ditte
e anticipi di liquidità da Cassa Depositi e Prestiti
Foto di Gino Calabrese |
“Conosco
bene i problemi legati al comparto edile.
Il settore è fra quelli maggiormente penalizzati dalla stretta economica. Si
sono persi 360 mila posti di lavoro”.
Ha aperto così, il suo intervento, oggi, a Campobasso, Sabrina De
Camillis nel corso della riunione operativa nella sede dell’Acem,
l’Associazione dei costruttori edili del Molise, a Campobasso. All’incontro hanno preso parte il
Presidente dell’Associazione di categoria Angelo Santoro insieme ad una
folta rappresentanza di imprenditori del settore ed il Presidente della
Provincia di Campobasso Rosario De Matteis.
“Oggi, purtroppo, sono molti gli imprenditori che hanno
dovuto decidere se pagare le tasse o i dipendenti, o addirittura di farla
finita – ha proseguito la De Camillis
-. A tutto ciò, noi vogliamo dire
basta con una serie di iniziative, inserite
del programma del Pdl, che mirano ad agevolare gli imprenditori e permettere
loro di lavorare.
Un esempio: sarebbe molto più
semplice procedere con la compensazione fra il debito che lo Stato ha nei
confronti di questi lavoratori per le opere pubbliche già espletate, e le tasse
dovute dagli stessi”.
Altra questione importante affrontata oggi è l’Imu. “L’imposta ha
ridotto la compravendita degli immobili del 25%. Noi vogliamo introdurre delle agevolazioni per le imprese che si
trovano a dover pagare tale imposta anche sull’invenduto. Riteniamo inoltre
- ha aggiunto la parlamentare – che, per quanto concerne le aziende, non si debba procedere al pignoramento
dei mezzi che occorrono per continuare a lavorare. Nel nostro programma è
prevista, inoltre, l’introduzione di un meccanismo
di detassazione dei contributi nei primi cinque anni per le imprese che
assumono nuovi dipendenti”.
Tra le altre misure di contrasto
alla crisi, si pensa all’accordo con la Cassa Depositi e Prestiti per permettere
agli imprenditori di ottenere in anticipo le liquidità di cui necessitano.
“Per concludere – ha detto la Camillis – occorrono nuove misure che favoriscano l’accesso al credito e
snelliscano i tempi e le procedure della burocrazia, il tutto in favore del
sistema-impresa e del sistema-famiglia, affinché i cittadini recuperino fiducia
verso le istituzioni.
Confido nella forza che mi verrà data da voi elettori per portare nelle
aule parlamentari l’immagine di un Molise che ha le idee chiare sugli obiettivi
da raggiungere e la voce della gente di questa regione”.
DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE IORIO
"Il Molise e l’Italia non potranno mai uscire dalla crisi in atto se prima non porranno come evento pregnante del proprio futuro la crescita e lo sviluppo, anteponendoli all’asettico rispetto delle regole di bilancio, dei Patti di Stabilità e dei programmi di tagli indiscriminati dei servizi.
Il nostro programma elettorale è caratterizzato da questa impostazione: generare nuovo sviluppo, nuova occupazione, quindi nuova capacità reddituale per sostenere un realistico
nuovo benessere e permettere agli Enti Locali, alla Regione e allo Stato di avere maggiori entrate senza danneggiare i cittadini. Per quanto riguarda il sistema delle imprese abbiamo immaginato due strategie sostanziali, che partono dall’ esigenza di consentire la liquidità ad ogni azienda attraverso pagamenti il più possibile puntuali e confacenti alle loro esigenze, per arrivare alla sburocratizzazione del sistema degli appalti pubblici attraverso la piena operatività della Centrale Unica di Committenza, che già abbiamo istituito con legge e che per varie condizioni, perplessità e contrarietà ancora non parte, ma che è
nostra intenzione rendere immediatamente e pienamente operativa.
Pensiamo all'utilizzo del Fondo di Rotazione, già previsto per legge, che ci consentirà, come abbiamo sperimentato per altri settori, di poter sopperire ai ritardi di pagamento di cui soffrono le imprese. Ciò tramite un istituto bancario, da ricercare sul mercato, che anticipi le risorse con gli interessi in massima parte a carico dell'Ente "ritardatario" e in minima parte dell'azienda beneficiaria".
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