INCONTRANDO
QUESTA MATTINA I SINDACATI E GLI INFERMIERI DEL CENTRO “GIOVANNI PAOLO II” DI
CAMPOBASSO IL PRESIDENTE MICHELE IORIO HA DICHIARATO:
“Abbiamo un’idea
chiara, coerente e funzionale ai bisogni dei cittadini del Sistema Sanitario
Regionale. Un’idea che abbiamo inserito nel nostro programma elettorale e che
possiamo e vogliamo raccontare a tutti i molisani nella consapevolezza che essa
è funzionale ai reali interessi pubblici dei cittadini e immune da qualsiasi
condizionamento. Innanzitutto va detto che noi vediamo la sanità come un sistema
omogeneo e organizzato sul territorio, che fornisce prestazioni in strutture di
proprietà sia pubbliche che private. Strutture di vario livello che svolgono
comunque una funzione pubblica e quindi devono essere integrate tra loro e
capaci di compensare e valorizzare le singole specializzazioni scientifiche e
tecniche, ma anche di presenza territoriale. Non è immaginabile, né tollerabile,
in quest’ottica, nessuna possibilità di concorrenza, ma anzi di utile ed
intelligente collaborazione al fine di raggiungere due obiettivi per noi
prioritari ed imprescindibili nell’azione di governo:
- il soddisfacimento pieno e il più possibile completo della domanda sanitaria dei molisani, ovunque essi risiedano, nei 136 comuni della regione;
- il mantenimento, la conservazione, l’implementazione e la continua qualificazione del personale medico, infermieristico e dell’indotto legato al complesso e variegato mondo della sanità.
- Tutto questo, ovviamente, mantenendo i costi e riducendo ogni spreco.
- Ciò non lo asseriamo solo adesso, in campagna elettorale, ma con fatti concreti e contingenti lo abbiamo attuato negli scorsi anni di governo quando ci siamo opposti con tutte le forze, subendo addirittura le conseguenze del commissariamento da parte del Governo nazionale, alla chiusura indiscriminata di oltre il 50% degli ospedali pubblici e alla mortificazione operativa delle altre strutture sul territorio. Abbiamo sempre ribadito la volontà di eliminare le spese inutili (riconvertendo, ad esempio, la funzionalità di tre ospedali su sei senza chiuderli), ma di difendere senza se e senza ma, da un lato il diritto dei molisani ad avere i servizi sanitari adeguati nella loro regione (come ad esempio il 118 che raggiunge ogni paese del Molise) e dall’altro ci siamo opposti a tagli indiscriminati di strutture e di servizi che avrebbero avuto conseguenze drammatiche e forse irrimediabili sui lavoratori della sanità. Il Sistema Sanitario, ce lo dobbiamo ricordare, in questa regione non dà solo prestazioni ma è anche generatore primario di occupazione e quindi di reddito per migliaia e migliaia di famiglie. Tagliare in modo ragionieristico e cieco, come vorrebbero i commissari nominati da questo Governo che hanno redatto un Piano Sanitario inaccettabile per l’organizzazione del Sistema Sanitario e quindi del tutto al di fuori degli interessi del Molise e dei molisani. Ci siamo a ciò opposti con forza, e debbo dire in solitudine, rispetto ai nostrioppositori che invece,cedendo ad una facile demagogia elettoralistica,hanno prima soffiato sul vento delle polemiche, poi spinto politicamente affinché il Governo nominasse i commissari, per poi presentarsi agli elettori, ora, con una proposta nebbiosa che da un lato vuole accontentare i comitati in difesa degli ospedali di Venafro, Larino e Agnone, oltre che quelli della sanità pubblica e del Cardarelli, e dall’ altro, affermano che il numero degli operatori sanitari è troppo elevato rispetto al numero dei cittadini molisani.
- Il tutto asserito da una coalizione che ospita al proprio interno qualche portatore di un interesse consolidato e mai negato imprenditoriale ed aziendale nel settore sanitario. Dunque, come sempre, tutto e il contrario di tutto. Questi miei oppositori non rinunciano a dire all’interlocutore di turno ciò che vuol sentirsi dire, per poi poter mantenere le mani libere e fare nelle segrete stanze di governo ciò che più conviene onorando, più che gli impegni politici, gli impegni assunti con i personaggi politici. La nostra proposta, al contrario, è chiara, realistica ed ha la credibilità che le viene da anni di battaglie per la difesa del diritto alla salute dei molisani. Queste elezioni segneranno una nuova fase per varie motivazioni.
- In primis perché la nostra coalizione è stata rinnovata e liberata da fardelli che hanno rallentato negli anni l’azione riformatrice, ricordo che io ho rischiato la sfiducia da parte di alcuni noti personaggi allora componenti della nostra coalizione e oggi compagni di viaggio di altri, perché volevo ridurre, come poi sono riuscito a fare, le Asl da 4 ad una sola. In secundis perché si dovrà riscrivere il nuovo Patto della Salute con il Governo nazionale a cui chiederemo con forza che venga riconosciuto il reale fabbisogno di sanità di questa terra. Infine, perché in questi anni siamo praticamente giunti al riassorbimento del deficit sanitario determinato in grossissima parte, lo voglio ricordare, dalla sottostima delle risorse necessarie a far funzionare un sistema sanitario in un territorio costituito da 136 comuni, moltissimi dei quali montani e con una popolazione anziana molto elevata”.
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