In occasione della Giornata del Ricordo delle vittime delle foibe, Presidente della Regione Michele Iorio ha dichiarato:
""L'onore che rendiamo alla
memoria dei nostri morti, l'amore così puro che sentiamo ancora per loro, parte
dalle fibre più sensibili del nostro cuore, e nessun popolo, in nessuna delle
epoche conosciute, si mostrò mai indifferente a tali sentimenti" (M D'Azeglio).
Ogni italiano, come ogni uomo che crede nelle libertà, nella giustizia e nella
democrazia, ha dunque il dovere morale, civile e storico di ricordare le vittime
delle foibe e condividere il dolore dei loro familiari. Le umiliazioni, le
violenze, le prevaricazioni di tanti italiani che pagarono con la vita la loro
nazionalità o credo politico, verso la fine della seconda guerra mondiale e nei
mesi che seguirono la conclusione ufficiale del conflitto, ad opera dei
"titini", debbono appartenere alla memoria singola e collettiva di ciascun
italiano e molisano. Bene fece qualche anno fa il Parlamento a votare una legge
che istituì a livello nazionale la "Giornata del Ricordo" quale momento di
rievocazione e conservazione della memoria collettiva di fatti drammatici che
coinvolsero direttamente o indirettamente (si pensi agli oltre 300 mila
profughi italiani che furono costretti a lasciare l'Istria per le persecuzioni
dei comunisti di Tito) un numero sproporzionato di nostri connazionali, molti
dei quali proprio molisani. Fin dal primo anno della mia Presidenza ho ritenuto
di vivere questo giorno in modo adeguato promuovendo eventi e iniziative che in
alcuni casi hanno visto attori proprio i testimoni, i figli o congiunti degli
infoibati e i profughi. Un'omaggio alla memoria delle tante vittime, ma anche
una fortificazione della nostra identità nazionale. Dunque il mio invito,
rivolto a tutti i molisani, alle istituzioni e principalmente alle scuole, e'
quello di porre in essere oggi, e in tutta la settimana, confronti, dibatti e
approfondimenti sul tema per non dimenticare e per non far si' che le prossime
generazioni non abbiano a ripetere questa brutta pagina della millenaria storia
italiana".
Pietracupa: ‘Stringersi intorno a valori
condivisi’
Il Giorno del ricordo riveste rilevanza nevralgica sul piano nazionale e la sua commemorazione è ineludibile a livello storico, di coscienza collettiva, di comune consapevolezza.
Ogni anno il 10 febbraio rimanda la nostra mente e il nostro cuore alle tante vittime dei massacri delle foibe e all'esodo giuliano- dalmata, rafforzandoci nell'idea di dover sapere, conoscere, al fine di poter fare ed esserci con senso di responsabilità individuale e collettiva e di impegno civile. Solo la memoria storica rappresenta il vero antidoto al ripetersi di fenomeni e vicende così tristemente tragici e so bene quanto innanzitutto la scuola, quotidianamente, tracci punti cardinali in tal senso, al fine di orientare con obiettività e imparzialità i nostri giovani; così come altri centri e poli culturali tendono ad attivarsi e ad assicurare il proprio contributo per consentire momenti di riflessione comune sul tema. Lo so bene in quanto ogni anno il 10 febbraio, in qualità di Presidente del Consiglio regionale del nostro Molise, ho dato incipit o partecipato ad appuntamenti di commemorazione; quest'anno è diverso, siamo prossimi a un altro appuntamento, quello elettorale, sicuramente importante per il Paese e per la nostra regione. Data la circostanza, mi appare corretto attenermi semplicemente a questo messaggio sincero, nel segno della verità storica, che permette di stringerci, tutti, intorno a valori condivisi, al di là e al di sopra delle scelte di campo che ciascuno ha fatto o farà in occasione del voto.
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