DIALOGO APERTO CON IL MONDO DELLA POLITICA
La Consulta diocesana per le Aggregazioni
Laicali in collaborazione con l’arcidiocesi di Campobasso – Bojano, terrà
un dialogo aperto con il mondo della
Politica e tutti i candidati del territorio molisano. L’incontro, presieduto
dall’arcivescovo di Campobasso - Bojano S.E. Mons. GianCarlo Bregantini, si
terrà martedì 12 febbraio 2013 alle ore
18,00, presso l’auditorium Celestino
V, in via Mazzini 80, Campobasso.
Il dialogo a confronto, aperto a
tutti, candidati e cittadini liberi, avrà per tema le proposte operative dei
programmi di ciascun candidato e le risposte credibili alle priorità ed alle attese dei cittadini, dei cattolici,
laici e laici impegnati, in linea con i principi della Dottrina Sociale della Chiesa. Dallo slancio
del documento alla Politica ”Dalla parte dei Miti”, con i cinque punti luce
sulle questioni urgenti da affrontare, recentemente diffuso dalla diocesi di
Campobasso –Bojano, e già a confronto e
stimolo con i cinque candidati
Presidenti alla Regione Molise, otto saranno gli spunti -guida, per le risposte alle attese dei
cittadini:
-
Il lavoro
-
L’occupazione giovanile
-
La sanità
-
Le Aree interne e trasporti
-
Istruzione e cultura
-
Famiglia e disabilità
-
Aziende in crisi- Piccole e Medie imprese (risorse del
Territorio)
-
Immigrazione
-Inclusione
Voglio un Molise così! All’altezza dei nostri sogni!
S.E. Mons. GianCarlo Bregantini -"Editoriale di Molise Insieme" del 31 gennaio 2013
Da pastore, da vescovo, lo sento vivacissimo, ma intessuto
di nuovo stile. Quella “mitezza” che si è respirata nella storica serata di
venerdì 18 gennaio. Coincise con l’inizio dell’ottavario di preghiera per
l’Unità dei Cristiani. E forse dal cielo, angeli accorsero per aiutarci a
trovare parole adeguate. Davanti ad una casa a cinque piani. Nel sogno luminoso
del beato Giuseppe Toniolo.
Al primo piano, la spiritualità. Cioè motivazioni forti,
chiarezza di rettitudine, valori alti.
Poi l’etica, al secondo piano, verifica la spiritualità. Ed
il territorio che “verifica” la politica. Ogni politica.
Perché divenga “cultura”, al terzo piano. Capace di
progettare, di guardare lontano. Fatta di scuole legate al territorio, di
università stimolante, di maestri che vivano per i loro ragazzi. Per farli
restare “fieri” di essere molisani, figli di questa bella terra.
Allora, la politica, al quarto piano, sarà realmente capace
di realizzare. Cioè di rendere veri i sogni. Per passare dai sogni ai segni.
Questa è la vera politica: grandi sogni e piccoli passi.
L’economia, infine, è posta nel disegno del Toniolo , solo
al quinto piano. E non al primo. Perché deve essere la politica che governa il
mondo. Come ci ha insegnato, con voce commossa, il determinato Obama. Non
l’economia, ma la politica dirige il futuro. E cambia il cuore, se dal cuore
parte. Da forti motivazioni etiche, innervate di cultura. Allora, quella
mitezza, registrata nella fredda serata nel timore della neve, quella mitezza si fa incontro e non scontro.
Dialogo e non muro, ponte e non ostacolo. Stima e non rissa. Pur nella
dialettica reale e schietta. Ma in un clima di fiducia reciproca. Anche il tono
cambia. Se dai la mano al tuo “fratello”!
Certo, ora dobbiamo passare ai programmi perché i valori,
così ben espressi da tutti i cinque leaders, divengano concreti e precisi.
Coinvolgenti. Veri!
Per chi voterò, come vescovo?
- Per chi metterà le politiche giovanili al primo posto;
- per chi darà una casa ai terremotati del 2002;
- per chi imposterà la crisi della Solagrital, in termini di
cooperazione responsabile e non assistenzialistica;
- per chi farà fermare il treno, di notte, anche a Termoli
(e non a Foggia, come ora!);
per chi saprà fare dell’acqua, dono prezioso per la nostra
terra del Molise , il primo dei Beni Comuni, insieme all’aria e alla terra
(l’acqua ha un costo, ma non un prezzo!).
- Per chi aiuterà i centri commerciali ad aprire solo la
domenica pomeriggio, consapevoli che la domenica è riposo e gioco con i propri
figli, piccoli e grandi;
- per chi aiuterà gli immigrati della Libia a trovare casa
tra le nostre case;
- per chi, finalmente, riuscirà a realizzare nella città di
Campobasso un grande cittadella della salute, polo di eccellenza, incontro di
tutte le professionalità mediche per il bene pieno del nostro territorio;
- per chi progetterà un modo di governare in alleanze vere,
corresponsabili, reciproche. Perché la crisi, nessuno da solo, la può affrontare.
Ma solo insieme!
- Per chi farà della scuola una vera passione, legata
all’ingresso nel lavoro, dando dignità a tutte le scuole, saggiamente
consorziate, in sostegno fattivo alle scuole materne paritarie, perché le più
piccole e fragili!
- Per chi difenderà la vita ad ogni costo! In famiglie vere,
serene, luminose. Capaci di suonare la zampogna. Tutti insieme, attorno al
presepe, lungo il tratturo.
- Per chi aiuterà i nostri cittadini a spuntare un prezzo
del latte almeno a 0,60 centesimi. Perché non chiuda nessuna stalla, sulle
nostre dolci colline.
Sento che le campane di tutte le nostre chiese, restaurate,
suonano a distesa. A festa, perché il pane profumato diventa consacrato ed il
vino nuovo è migliore del primo. In perenne benedizione.
Sono dodici piste di lavoro. Che affido volentieri ai
singoli partiti. In cui credo. Ma che l’aderenza alla storia e al dolore ,
soprattutto dei nostri giovani, purificherà radicalmente , per un autentico
rinnovamento. È il cuore che va cambiato. Non la sede di partito! L’animo, non
la casacca!
Il Papa Benedetto XVI è stato chiarissimo:
+ la Parola di Dio trasforma;
+ l’Adorazione Eucaristica sostiene;
+ l’unità avvicina;
+ la famiglia dona vita!
Buon lavoro a tutti i partiti.
+ padre GianCarlo, vescovo
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