Renzi alle 16 al Quirinale. Mons. Bregantini: priorità siano lavoro e famiglie, no unioni civili
◊ Matteo Renzi sale alle ore 16 al
Colle per sciogliere la riserva e presentare la lista dei ministri del suo
governo al presidente, Giorgio Napolitano. Questa mattina l’ultima riunione tra
il premier incaricato e i ministri Delrio e Franceschini, oltre a diversi
esponenti della segreteria. Ma quali potrebbero essere le priorità per il nuovo
esecutivo? Alessandro Guarasci ha chiesto un'opinione al
vescovo, mons. Giancarlo Maria Bregantini, presidente
della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro:
R. – Famiglia e giovani, questo è il grande problema che noi abbiamo.
L’accoglienza degli immigrati, l’integrazione, l’appoggio anche a quello che ha
fatto il ministro Kyenge, la detassazione per chi assume in modo tale da
favorire tutto quello che è di sostegno, di incitamento all’occupazione
giovanile. Ascoltando però la gente dei campi, gli operai, il mondo del lavoro,
si raccolgono molti suggerimenti. Occorre che Renzi si metta in ascolto, crei
un’équipe per la "Job act", capace di ascoltare. Noi avremmo anche
mille proposte da fargli sul piano operativo. La politica al servizio della
gente.
D. – Finora, però, sembra che si sia parlato poco del Sud: lei che cosa ne
pensa?
R. – Verissimo. C’è una questione nazionale che è critica. Il Sud però vive in
termini quantitativi il doppio dei problemi, perché soprattutto non ha
soluzione. Il Sud, poi, culturalmente è un problema respinto, rimosso. Il Sud
deve avere la consapevolezza di valere, però anche di essere sostenuto.
D. – Per chiudere, è possibile che Renzi affronti anche il tema delle unioni
civili. Secondo lei, quali paletti vanno messi?
R. – Secondo me, sarebbe una perdita di credibilità, in questo momento. Cioè,
in questo momento affronti i veri problemi della gente, che non sono questi.
Questo, io gli consiglierei. I temi etici, che dividono maggioranza e
minoranza, li tratti dopo. Primariamente, i temi sociali. Questo è il consiglio
che io gli darei.
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