ARRIVANO NUOVI OBBLIGHI PER I PRODUTTORI
L’Olio d’Oliva è sicuramente uno dei
principali e rinomati prodotti agroalimentari del Molise, con le sue 6.578
tonnellate prodotte in regione, con un incremento del 15% rispetto all’anno
2012. Come evidenzia la
Coldiretti Molise , è l’elemento principe della dieta
mediterranea, ma è anche al centro dei maggiori sospetti di sofisticazione. Certo
non tranquillizzano i dati che registrano l’Italia come prima nazione, a
livello mondiale, importatrice di olio di oliva, con 575.000 tonnellate nel
2012 e 528.000 nel 2013, ed anche, contemporaneamente, la seconda nazione, dopo
la Spagna ,
come esportatrice di olio di oliva, con 417.000 tonnellate nel 2012 e 380.000
nel 2013. Il maggiore indiziato è l’olio “deodorato”, che si ottiene da olive scadenti, spesso raccolte dopo la
cascola con metodo di aspirazione per abbattere i costi di raccolta, che, prima
di essere spremute, sono conservate e trasportate con cura approssimativa. In
queste condizioni l’olio spremuto ha un sapore poco gradevole, ma in alcuni
casi, come è risultato svelando truffe in atto, viene trasformato in extra vergine, attraverso una deodorazione
in grado di eliminare il cattivo odore.
Il trattamento non è ammesso per legge,
ma si usa spesso in modo illegale per riclassificare oli di mediocre
qualità in extra vergini di oliva, da vendere a prezzi bassi. L’olio non adeguatamente profumato e con
altri difetti è sempre esistito, ma una volta raffinato (ovvero sottoposto a
deacidificazione, deodorazione, decolorazione, degommaggio…) viene venduto come
“olio di oliva” ad un prezzo inferiore.
Queste bottiglie, però, sono ormai poco presenti nei supermercati dove invece si trovano prevalentemente extra vergini, alcuni a prezzi stracciati.
Tali curiosità non potevano lasciare inattiva la Comunità Europea.
La Coldiretti Molise
comunica che, dopo le numerose truffe individuate dalle Autorità di Controllo nel
comparto dell’olio di oliva, arriva, dal 2014, il registro unico informativo,
per tracciare l’olio di oliva nazionale e garantire maggiore trasparenza e
valore al vero extravergine made in Italy, in applicazione del Regolamento di
esecuzione Ue n. 299/2013, della Commissione del 26 marzo 2013 (che modifica il
Reg. Cee 2568/91), e che tutti gli stati membri sono tenuti ad osservare. Tale
regolamento, recepito a livello nazionale con il Decreto numero 16059 del 23
dicembre 2013, prevede un rafforzamento dei controlli e dispone che: dal 31
gennaio 2014 tutti coloro che producono, detengono o commercializzano olio di
oliva e sansa devono tenere un registro di carico e scarico, in modalità
telematica, direttamente sul Sistema Informativo Agricolo Nazionale (Sian); dal
14 febbraio 2014 è on line il registro provvisorio sia per le nuove categorie
d'olio (olio di sansa, raffinato ma anche extra vergine Dop/Igp) sia per gli
operatori non più esenti (olivicoltori e frantoi aziendali) che per quelli oggi
obbligati (sansifici, raffinerie, commercianti di olive, contoterzisti); entro
il 10 marzo 2014 si devono effettuare le annotazioni sul registro provvisorio,
relative ai mesi di gennaio e febbraio. In particolare tutti gli olivicoltori
che commercializzano olio d'oliva e quelli che producono più di 200 kg/anno di
olio d'oliva, soglia considerata di autoconsumo, devono iscriversi al portale
Sian ed effettuare le annotazioni di carico e scarico entro sei giorni
dall'effettuazione dell'operazione. Per gli olivicoltori con una produzione
inferiore ai 500 kg/anno le registrazioni si possono tenere in forma
semplificata, con le annotazioni che possono essere effettuate entro il 10 del
mese successivo a quello dell'operazione. LA Coldiretti Molise ,
attraverso il suo CAA (Centro di Assistenza Agricola) ha messo i suoi uffici,
centrali e periferici, a disposizione degli operatori e produttori per
l’assistenza ed il supporto tecnico necessari per rispettare gli adempimenti
previsti.
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