lunedì 10 febbraio 2014

22ª GIORNATA MONDIALE DEL MALATO (11 FEBBRAIO 2014)

Campobasso 10 febbraio 2014

Fede e carità: «Anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli» (1Gv 3,16)

In occasione della XXII Giornata Mondiale del Malato, che quest’anno ha come tema Fede e carità: «Anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli» (1Gv 3,16), l’arcidiocesi di Campobasso – Bojano promuove due momenti celebrativi per ricordare in modo particolare le persone ammalate e tutti coloro che prestano loro assistenza e cura. Domani, lunedì 10 febbraio 2014 alle ore 11,30 presso l’ospedale civile “A. Cardarelli” di Campobasso l’arcivescovo di Campobasso - Bojano  S.E. mons. GianCarlo Bregantini presiederà la celebrazione Eucaristica  insieme ai malati, al personale medico e paramedico, tecnico e  amministrativo ecc. « Quando ci accostiamo con tenerezza a coloro che sono bisognosi di cure, portiamo la speranza e il sorriso di Dio nelle contraddizioni del mondo. Quando la dedizione generosa verso gli altri diventa lo stile delle nostre azioni, facciamo spazio al Cuore di Cristo e ne siamo riscaldati, offrendo così il nostro contributo all’avvento del Regno di Dio». (Papa Francesco) Il conforto di papa Francesco nel discorso per la 22^ Giornata Mondiale del Malato è un invito a guardare ogni giorno con coraggio  la croce delle persone  ammalate e che hanno bisogno di cura. 
Martedì 11 febbraio 2014 , 22^ Giornata Mondiale del Malato  e nella ricorrenza dell’apparizione di Nostra Signora di Lourdes, tutta la diocesi di Campobasso insieme all’UNITALSI – Sezione di Campobasso,  si riunirà in Cattedrale Ss. Trinità alle ore 18,30 per la Solenne Celebrazione Eucaristica dedicata a tutti i malati, gli operatori sanitari e volontari. La Santa Messa sarà  presieduta dall’arcivescovo Mons. Bregantini.
 "... cercate sempre di essere sguardo che accoglie, mano che solleva e accompagna, parola di conforto, abbraccio di tenerezza. Non scoraggiatevi per le difficoltà e la stanchezza, ma continuate a donare tempo, sorriso e amore ai fratelli e alle sorelle che ne hanno bisogno." (Papa Francesco).


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