«L'attuale Legge non garantisce la ripresa e il commercio resta in panchina»
(foto Gino Calabrese) |
«Il
commercio è il settore trainante dell'economia nazionale e regionale, sospinto
da migliaia di piccole e piccolissime aziende che si confrontano
quotidianamente con la grande distribuzione. Eppure, fare impresa in Molise è
oggettivamente complicato, vista la morfologia territoriale e la carenza di
infrastrutture, il costo del lavoro e dell'energia, i vincoli burocratici, la
tassazione più alta d'Italia e le difficoltà di accesso al credito». Così
il Presidente della II Commissione consiliare – Sviluppo economico, Carmelo
Parpiglia, ha introdotto il confronto odierno con i rappresentanti delle
associazioni di categoria, le parti sociali e i dirigenti regionali del
settore.
«Parafrasando
Carlo Sangalli – ha continuato – possiamo dire che il commercio è stato
lasciato in panchina, invece di essere messo in campo e nelle consizioni di
esprimersi al massimo. L'aumento dell'Iva poi, anche se rinviato, potrebbe
innescare una ulteriore compressione dei consumi con effetti disastrosi
sull'occupazione».
Secondo Parpiglia, «la
liberalizzazione degli orari e delle aperture domenicali voluta dal Governo,
con l'articolo 31 della legge SalvaItalia, rende ardua ogni mediazione tra
richieste opposte, bypassando la Regione Molise» e ignorando «le effettive
esigenze del territorio».
Per contro, «le
problematiche riscontrate possono essere aggredite e risolte – rilancia il
Presidente della II Commissione – attraverso il confronto e il contributo di
tutti gli attori, riqualificando l'attuale Legge regionale sul commercio,
comunque insufficiente a garantire la ripresa, o mediante nuovi
interventi da parte del Consiglio o della Giunta».
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