La solidarietà elemento chiave per la crescita di tutto il Paese
Consolidare il rapporto di
collaborazione e dialogo tra il sistema camerale e le Regioni «per concorrere,
tutti insieme, ciascuno con il proprio patrimonio di conoscenze e esperienze,
alla nuova stagione di sviluppo».
Testimone della necessità di un
solido processo di confronto, trasparenza e solidarietà, elementi fondamentali
per la prossima programmazione dei fondi comunitari, il presidente della
Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, ospite a Roma dell’iniziativa “La
cabina di regia delle Camere di commercio nella programmazione dei fondi
strutturali 2014-2020 ”, promossa
da Unioncamere.
Alla presenza del ministro della
Coesione territoriale, Carlo Trigilia, e del vertice di Unioncamere, Ferruccio
Dardanello, il governatore Frattura, forte dell’esperienza maturata alla guida
della Camera di commercio di Campobasso e di Unioncamere Molise, ha rimarcato
il ruolo centrale del partenariato per la prossima programmazione. «Il
partenariato – ha evidenziato –, è la voce del cambiamento per la nuova
programmazione. Un partenariato che però sia attivo e fattivo, giorno dopo
giorno, non solo nella fase di impostazione, ma anche e soprattutto in quella
futura di realizzazione e valutazione dei risultati, un partenariato che faccia
della solidarietà reciproca, come accade nel sistema camerale, il proprio punto
di forza. Ho avuto la fortuna – ha ricordato Frattura –, di guidare una Camera
di commercio per otto anni e mezzo.
Grazie a quell’esperienza, oggi mi
approccio a un momento di oggettive difficoltà di una piccola regione, come il
Molise, per la quale però non troviamo la solidarietà che trovavamo qui dentro
per la piccola Camera di commercio di Campobasso, per la quale non riscontriamo
quella facilità di rapporto che vivevamo qui. Non possiamo permetterci – ha
fatto notare il governatore –, la logica dell’efficientamento a tutti costi, a
discapito della qualità dei servizi per cittadini e imprese, della crescita e
della solidarietà. Con sempre maggiore convinzione, invece, dobbiamo mutuare e
rafforzare lo spirito solidale di creazione, costruzione, di programmazione e
promozione tipico del sistema camerale». Con «una posizione strategica, non me
ne vogliano i fautori del federalismo più esasperato, – ha aggiunto Frattura –,
affidata all’autorità centrale che deve svolgere un ruolo guida tra le varie
iniziative che ogni Regione nel rispetto della propria autonomia, mette in
campo, perché le tre opzioni strategiche, Mezzogiorno,
città e aree interne, a diversa natura coinvolgono tutto il Paese».
«È proprio il partenariato – ha
proseguito il presidente –, l’elemento vincente della nuova proposta di programmazione,
per questo mi permetto di sollecitare una nuova attenzione al sistema camerale,
che, grazie alla solidarietà reciproca, dà la possibilità a tante piccole
realtà del territorio di svolgere un ruolo straordinario di proposta per
iniziative in grado di favorire opportunità. E alle opportunità dobbiamo
riservare attenzione sempre maggiore».
«Il confronto, come il dialogo,
con chi è portatore di interessi collettivi – ha dichiarato Frattura –, è
fondamentale, come fondamentale è la logica dei numeri espressi in funzione
dell’esperienza. La competitività delle imprese è la condizione imprescindibile
per parlare di crescita e sviluppo, di speranza. Come pure la certezza dei
tempi, senza la certezza dei tempi è impossibile ragionare di impresa, di avere
riscontro, di attrarre investimenti, è impensabile vivere in un Paese che
voglia dirsi normale».
Ripercorrendo le priorità chiave
della prossima sfida europea, crescita intelligente, crescita sostenibile,
crescita inclusiva, e gli obiettivi fissati, lavoro, ricerca e sviluppo, clima
e energia, riduzione dell’abbandono scolastico e della povertà, Paolo Frattura
ha parlato infine della necessità della trasparenza e degli strumenti di
trasparenza: «I cittadini e le imprese devono vivere giorno dopo giorno i segnali
dell’andamento. Inaudito – ha stigmatizzato il presidente –, verificare nei
nuclei di valutazione l’andamento della spesa a fine semestre, a fine anno o a
fine biennio. L’andamento va monitorato non solo in termini di spesa, ma
soprattutto in termini di qualità della spesa. Per questo, la valutazione – ha
concluso il presidente Paolo di Laura Frattura –, attraverso indicatori certi,
rappresenta un elemento di estrema importanza perché le risorse programmate
diano riscontro effettivo nel territorio».
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