Tanti gli apicoltori presenti a Mirabello Sannitico per
festeggiare la I^ Giornata dell’Apicoltura Molisana. Da Termoli a Venafro, da
Agnone a Campolieto, Palazzo Spicciati si è riempito di operatori provenienti
da tutta la regione. Un momento di riflessione generale arricchito da
approfondimenti sulle tematiche specifiche più attuali. Un Tavolo di relatori
di primo piano, con Valentini, De Cristofaro (Università del Molise), Ricchiuti
(Istituto Zooprofilattico di Teramo) e Cassetta (ARSIAM), che si sono
avvicendati con competenza, concretezza e capacità di sintesi, su temi come
l’apicoltura biologica, la normativa sanitaria, lo stato di salute delle api
molisane ed il bilancio tipo dell’azienda apistica regionale.
Promosso dalla
Confcooperative Molise ed organizzato dalle Associazioni di categoria (APAM,
ARAM e FAI Molise), per la prima volta tutte insieme a lavorare per il bene
comune del settore – come ha sottolineato il Presidente di Confcooperative
Molise, Domenico Calleo, l’incontro è stato anche l’occasione per definire le coordinate
di riferimento a cui l’apicoltura molisana deve riferirsi nel prossimo futuro.
“Promozione dell’apicoltura biologica come strumento di valorizzazione delle
produzioni, attività di formazione ed
informazione per elevare il livello qualitativo delle conoscenze degli
apicoltori, consolidamento dell’associazionismo per concentrare le risorse ed
ottimizzare i risultati e sviluppo delle dimensioni aziendali medie per meglio
marginalizzare il bilancio dell’azienda tipo – ha sintetizzato Riccardo Terriaca,
direttore del CoNaProa, Consorzio che ha promosso la manifestazione – sono i
punti sui quali l’apicoltura molisana deve impegnarsi per cogliere tutte le
importanti opportunità che uno scenario complessivo favorevole sta prospettando
a chi si cimenta in questa attività”.
De Marco,Carrelli e Cuomo, i Presidenti di APAM, ARAM e FAI
Molise, invece, all’unisono hanno
sollecitato le istituzioni ed in particolare l’Assessore all’Agricoltura,
Facciolla, a non sottovalutare il settore, perdendo l’occasione di “guardare
avanti, verso un progetto di agricoltura
sostenibile, in grado di dare risposte ambientali, economiche e sociali
soprattutto nelle aree interne, dove gli insediamenti produttivi tradizionali
presentano esigenze complessive molto più onerose senza, di contro, offrire le
stesse opportunità; non cogliere il
valore del contributo che le api e gli apicoltori sono in grado di garantire
significherebbe procedere con il freno a mano tirato nel percorso di
salvaguardia del Molise interno”. I lavori si sono conclusi con la consegna
degli attestati ai 19 giovani “aspiranti apicoltori” che hanno partecipato, con
successo, al corso ufficiale di apicoltura che si è tenuto presso l’Università
del Molise.
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