Nota di Vincenzo CIMINO*
esprimo a
nome e per conto della delegazione molisana dei Consiglieri Nazionali
dell’Ordine dei Giornalisti e dell’Ordine del Molise (su delega del presidente
Lupo e del vice Bertoni), le congratulazioni al collega Cosimo Santimone,
nominato dall’esecutivo Iacopino, membro del Comitato Tecnico Scientifico.
Avevo annunciato che il Molise gode ora come non mai della massima stima,
considerazione e rispetto da parte del Consiglio nazionale tanto da tenere in
grande considerazione gli eletti della nostra piccola terra, nonostante siano
di giovane età e con pochi anni di mandato e di iscrizione all’albo. Per questo
motivo la nomina del collega Santimone rappresenta un momento di giubilo ma
anche di riflessione. Evidentemente il lavoro, la serietà e la competenza
premiano, come viene premiata anche la caparbietà con la quale si pretendono le
cariche facendosi valere. Per questo motivo che la nomina di Santimone sia da
esempio per tutti coloro che si sentono svantaggiati in partenza perché
provenienti dal Molise.
Al collega
Santimone mi sento di dire e per conoscenza a tutti i giornalisti del Molise,
che questo risultato lo si è ottenuto a fronte di un riconoscimento dettato
anche dalla coerenza che ha caratterizzato il suo mandato.
E
credetemi: non è facile per un pubblicista del Molise, andare a far parte di un
comitato che valuta il lavoro delle Università, dei Corsi di giornalismo e
degli esami. Un lavoro di squadra, dunque, che ha visto la delegazione molisana
unita nel sostenere il presidente, la giunta e le sue cariche con compattezza,
nonostante le tante sirene che puntavano a trascinarci altrove o a dividerci.
Una squadra alla quale manca un altro tassello che speriamo di conquistare
nelle prossime settimane: un riconoscimento al neo eletto Pietro Eremita.
All’amico
fraterno Santimone mi sento di aggiungere due righe perché le merita e non mi
importa della sua reazione.
E’ giusto
che i colleghi del Molise sappiano che per quasi 4 anni a Roma mi ha sempre
sostenuto, si è sempre battuto per me rinunciando a cariche e candidature per
se stesso. Santimone non si è mai venduto e siamo rimasti spesso da soli a
sostenere quel faretto di nome Molise, a volte al cospetto di gente dai cognomi
altisonanti ed al cospetto di Ordini che hanno segnato la storia del
giornalismo italiano. Sempre da soli abbiamo girato stanze e corridoi, studiato
e cercato di capire come funzionasse il sistema. E molto spesso abbiamo
ammirato i presidenti ed i vice presidenti degli Ordini regionali e del
sindacato, in aula e fuori dall’aula, a caldeggiare le candidature dei loro
rappresentanti. E noi a guardare anche con un po’ di invidia e rassegnazione.
Ma ce l’abbiamo
fatta lo stesso, senza le telefonate di nessuno, anzi, forse è stato l’inverso:
su di noi è stata costruita un’altra vittoria.
Per questo
ci tenevo a dire che Santimone si è sempre speso per me e ha continuato a farlo
anche qualche settimana fa, strappando consensi per il sottoscritto, mendicando
quello che era giusto che il Molise ottenesse. Ebbene, io ora ho fatto in modo
che del merito andasse anche a lui, strappando la nomina ad altri e più
importanti appetiti. Ed è giusto che i colleghi del Molise sappiano anche che
qualora in commissione giuridica io non ce l’avessi fatta, il mio impegno per
Santimone al Cts non sarebbe mai venuto meno. Perdendo le elezioni, io sarei
rimasto semplice consigliere lasciando comunque lui nel comitato.
Agli altri
le considerazioni.
In bocca a
lupo, in alto i cuori.
Vice presidente Commissione Giuridica
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