martedì 30 luglio 2013

PROVVIDENTI (IS) Mediterronean Fest

Campobasso 30 luglio 2013

Ecco il Mediterronean Fest: gastronomia, musica, incontri. Tutto senza plastica
A Campobasso la conferenza stampa di presentazione dell'evento di Provvidenti
Venerdì, sabato e domenica il primo festival EcoGastroFonico delle tradizioni mediterranee

Quattro cucine, otto chef, tre giorni di conferenze e incontri, quattordici concerti. E poi ancora: degustazioni, produttori in vetrina, workshop e molto altro. Tutto rigorosamente senza utilizzare la plastica. Si è presentato così stamattina in conferenza stampa a Campobasso il Mediterronean Fest, l'evento in programma questo fine settimana - da venerdì 2 a domenica 4 agosto - nel suggestivo borgo di Provvidenti.
Il paese per l'occasione si trasforma e diventa l'anima del primo festival EcoGastroFonico delle tradizioni mediterranee. Per tre giorni e tre notti, le stradine e le piazze ospiteranno decine di appuntamenti imperdibili per il palato e per lo spirito. L'obiettivo è quello di valorizzare il territorio e le tradizioni del meridione attraverso una contaminazione di musica, gastronomia e sostenibilità. Accanto alle degustazioni e agli spettacoli ci saranno così momenti di riflessione e confronto con relatori di fama nazionale e internazionale (tra questi, ospite d'onore sarà il fondatore e presidente di Slow Food, Carlo Petrini).
Incontrando i giornalisti i tre giovani molisani ideatori del Mediterronean Fest - Nicola Del Vecchio, Davide Petrollino e Chiara Tirro - hanno raccontato con entusiasmo la loro creatura, sottolineando di aver messo in piedi l'evento senza il sostegno dei grandi enti pubblici. «Crediamo molto nelle vie di sviluppo alternative - ha esordito Davide Petrollino -, soprattutto in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo e siamo convinti che proprio la crisi può rappresentare una opportunità. Ci sono infatti molti giovani che stanno tornando in Molise e questo significa forze nuove, energie e idee nuove. Con il nostro festival vorremmo proprio raggruppare queste energie, fare da centro di aggregazione per stimolare il confronto su questi temi».
Nicola Del Vecchio si è invece soffermato sul programma dell'evento: «Ogni giorno a partire dalle diciotto ci saranno proiezioni, incontri, conferenze e poi le degustazioni con cantine e birrifici locali. Gli chef si altereranno nei quatto punti cucina allestiti per l'occasione in paese. Proporranno piatti della tradizione, ma anche provocazioni:  piatti tradizionali 'smembrati' e riproposti con tecniche più avanguardiste rispetto al tradizionale pentolone».
Le conferenze avranno invece come tema principale l'agricoltura e il territorio al tempo della crisi e poi ancora la terra, il cibo e il turismo.  «Tutto con lo scopo di andare alla riscoperta della nostra identità culturale - ha aggiunto Del Vecchio - e quindi l'agricoltura, la pesca, il turismo e quelli che sono i baluardi di un possibile riscatto. I laboratori saranno dedicati al vino, all'olio e ai formaggi che sono i pilastri della cultura mediterranea».

«Per noi questo è un esperimento - ha invece sottolineato Chiara Tirro -, un evento zero. Proviamo a mettere insieme delle persone che hanno abbracciato una idea. Ci interessa molto creare una rete, un network con chi condivide con noi un certo modo di intendere il territorio e la sua promozione, che non è semplicemente promozione del locale in senso lato, ma del locale di qualità: sia per quanto riguarda il prodotto agroalimentare e sia per quanto riguarda il prodotto musicale e artistico». Infine ha ricordato la 'battaglia' eco-sostenibile del festival: «Utilizziamo solo materiali  sostenibili, sia per gli allestimenti che per le degustazioni. Nel senso che gli allestimenti vengono realizzati con pallet per i trasporti industriali. E questo è un messaggio che vogliamo dare sul riciclo dei materiali per realizzare le cose. Usiamo inoltre stoviglie in materiale compostabile, quindi ad impatto zero. In sostanza all'interno del festival non girerà plastica e non ci saranno bottigliette. Ci saranno invece dei punti-fontana, ogni visitatore avrà il suo bicchiere di vetro e potrà servirsi di acqua potabile». 

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