Ecco il
Mediterronean Fest: gastronomia, musica, incontri. Tutto senza plastica
A
Campobasso la conferenza stampa di presentazione dell'evento di Provvidenti
Venerdì, sabato e
domenica il primo festival EcoGastroFonico delle tradizioni mediterranee
Quattro cucine, otto chef, tre giorni di
conferenze e incontri, quattordici concerti. E poi ancora: degustazioni,
produttori in vetrina, workshop e molto altro. Tutto rigorosamente senza
utilizzare la plastica. Si è presentato così stamattina in conferenza stampa a
Campobasso il Mediterronean Fest, l'evento in programma questo fine settimana -
da venerdì 2 a domenica 4 agosto - nel suggestivo borgo di Provvidenti.
Il paese per l'occasione si trasforma e
diventa l'anima del primo festival EcoGastroFonico delle tradizioni
mediterranee. Per tre giorni e tre notti, le stradine e le piazze ospiteranno decine
di appuntamenti imperdibili per il palato e per lo spirito. L'obiettivo è
quello di valorizzare il territorio e le tradizioni del meridione attraverso
una contaminazione di musica, gastronomia e sostenibilità. Accanto alle
degustazioni e agli spettacoli ci saranno così momenti di riflessione e
confronto con relatori di fama nazionale e internazionale (tra questi, ospite
d'onore sarà il fondatore e presidente di Slow Food, Carlo Petrini).
Incontrando i giornalisti i tre giovani
molisani ideatori del Mediterronean Fest - Nicola Del Vecchio, Davide
Petrollino e Chiara Tirro - hanno raccontato con entusiasmo la loro
creatura, sottolineando di aver messo in piedi l'evento senza il sostegno
dei grandi enti pubblici. «Crediamo molto nelle vie di sviluppo alternative
- ha esordito Davide Petrollino -, soprattutto in un periodo di crisi come
quello che stiamo vivendo e siamo convinti che proprio la crisi può
rappresentare una opportunità. Ci sono infatti molti giovani che stanno
tornando in Molise e questo significa forze nuove, energie e idee nuove. Con il
nostro festival vorremmo proprio raggruppare queste energie, fare da centro di
aggregazione per stimolare il confronto su questi temi».
Nicola Del Vecchio si
è invece soffermato sul programma dell'evento: «Ogni giorno a partire dalle
diciotto ci saranno proiezioni, incontri, conferenze e poi le degustazioni con
cantine e birrifici locali. Gli chef si altereranno nei quatto punti cucina
allestiti per l'occasione in paese. Proporranno piatti della tradizione, ma
anche provocazioni: piatti
tradizionali 'smembrati' e riproposti con tecniche più avanguardiste rispetto
al tradizionale pentolone».
Le conferenze avranno
invece come tema principale l'agricoltura e il territorio al tempo della crisi
e poi ancora la terra, il cibo e il turismo.
«Tutto con lo scopo di andare alla riscoperta della nostra identità
culturale - ha aggiunto Del Vecchio - e quindi l'agricoltura, la pesca, il
turismo e quelli che sono i baluardi di un possibile riscatto. I laboratori
saranno dedicati al vino, all'olio e ai formaggi che sono i pilastri della
cultura mediterranea».
«Per noi questo è un
esperimento - ha invece sottolineato Chiara Tirro -, un evento zero. Proviamo a
mettere insieme delle persone che hanno abbracciato una idea. Ci interessa
molto creare una rete, un network con chi condivide con noi un certo modo di
intendere il territorio e la sua promozione, che non è semplicemente promozione
del locale in senso lato, ma del locale di qualità: sia per quanto riguarda il
prodotto agroalimentare e sia per quanto riguarda il prodotto musicale e
artistico». Infine ha ricordato la 'battaglia' eco-sostenibile del
festival: «Utilizziamo solo materiali
sostenibili, sia per gli allestimenti che per le degustazioni. Nel senso
che gli allestimenti vengono realizzati con pallet per i trasporti industriali.
E questo è un messaggio che vogliamo dare sul riciclo dei materiali per
realizzare le cose. Usiamo inoltre stoviglie in materiale compostabile, quindi
ad impatto zero. In sostanza all'interno del festival non girerà plastica
e non ci saranno bottigliette. Ci saranno invece dei punti-fontana, ogni
visitatore avrà il suo bicchiere di vetro e potrà servirsi di acqua potabile».
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