venerdì 5 luglio 2013

AMORE ROSSOBLU: LA SPERANZA DEI CAMPOBASSANI

Campobasso 5 luglio 2013

CAMPOBASSO:UN PASSATO CALCISTICO GLORIOSO











di  Nunzia Lattanzio


Negli ultimi giorni si è nuovamente aperta la ferita del Campobasso Calcio, una ferita che si rinnova ormai ciclicamente e che rattrista gli animi di chi nello sport crede e ripone fiducia e passione. 

Il Molise racconta di un passato calcistico glorioso, soprattutto nel periodo che va dalla fine degli anni ’70 agli inizi degli anni ’90, quando il terreno erboso dello storico stadio “Romagnoli” vedeva avvicendarsi  professionisti di elevato spessore, che molti hanno poi avuto il piacere di seguire nei programmi televisivi delle rete nazionali per la loro militanza nelle massime categorie.

Da diversi anni però, i colori rossoblu attraversano un periodo funesto, relegando nel dimenticatoio i valori e le emozioni che hanno caratterizzato i loro anni migliori, anche a causa delle gestioni di personaggi improvvisati non all’altezza del proprio compito e privi della necessaria passione e dell’indispensabile spirito organizzativo.
Fuori dal coro e senza pretese di soluzioni a portata di bacchetta magica, si tenta di provare a fornire, con alcuni ausili tecnici,  qualche suggerimento proteso a cambiare questo stato di cose, vivendo la speranza che si possa tutti insieme tornare ad assaporare la gioia di quelle domeniche in cui trovarsi allo stadio per un evento sportivo, con la propria famiglia, rappresentava un momento di gioiosa socialità per persone di tutte le età ed intere famiglie.
Entriamo nel merito.
Il lodo Petrucci è una procedura burocratica-amministrativa disciplinata dall’art. 52 comma 6 delle norme organizzative interne della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Esso prevede la possibilità di conservare il patrimonio calcistico di  una sociètà sportiva che per motivi finanziari si vede costretta ad abbandonare i campionati professionistici, consentendo la prosecuzione del  titolo alla medesima città, ma sotto una diversa denominazione sociale.
Tuttavia, a tal fine è necessario che la città stessa sia in possesso di alcuni imprescindibili requisiti meritori: un curriculum calcistico professionistico e una congrua densità di popolazione.
Per usufruire di tale “lodo” è inoltre  indispensabile ottemperare ad alcuni adempimenti pecuniari entro i termini stabiliti, che per la stagione prossima giungono a scadenza il giorno 16 luglio.
Innanzitutto bisogna corrispondere alla Lega Nazionale Dilettanti la somma di € 300.000,00, oltre a due fideiussioni per un totale di € 50.000,00.
Le somme, di evidente rilevanza, potrebbero essere comunque raccolte attraverso due modalità: il contributo maggiore mediante il supporto economico degli imprenditori locali e non locali operanti sul territorio molisano, magari sollecitati e incentivati dai rappresentanti politici che in passato hanno mostrato una buona sensibilità verso il settore dello sport e le sue problematiche, e la restante parte mediante l’azionariato popolare espressamente suggerito dai rappresentanti delle singole tifoserie organizzate, a riprova del grande amore e interesse da sempre presente in questa regione e nel suo capoluogo in particolare per le vicende calcistiche.
Un’ ipotesi di lavoro aperta per il ritorno allo splendore ricordato che il Molise intero ha fretta di tornare a vivere.

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