martedì 11 giugno 2013

Ruta e Venittelli su Granarolo, apprezzamento della coldiretti

Campobasso 11 giugno 2013

"Gran Manze",NO BIOMASSE.

LE FOTO di GINO CALABRESE

Venittelli e Ruta in conferenza stampa
L’investimento della Granarolo che il senatore del pd vuole portare in Molise, cioé 12mila manze da allevare sul territorio molisano per poi riportarle gravide in Emilia Romagna ha tre vantaggi
per la nostra Regione. Risolleva la situazione dello Zuccherificio perché gli animali mangerebbero gli scarti prodotti dallo stabilimento saccarifero di Termoli quindi “chi acquisterà l’azienda in vendita saprà di avere già in mano un contratto con la Granarolo” Un investimento anche per la filiera del fieno perché “i produttori venderebbero il fieno in Molise e non oltre confine”. E salverebbe anche la filiera avicola “perché la Granarolo potrebbe essere interessata alle uova prodotte a Bojano” I terreni su cui pascolare non saranno più quelli di Pantano Basso a Termoli ma saranno terreni di singoli privati  situati tra Larino e San Martino in Pensilis.
“Mai parlato di biomasse” spiega il senatore, il letame che sarebbe la fonte più redditizia se trasformato in mancime da vendere, sarà restituito ai proprietari delle manze in Emilia.
“Saranno loro i responsabili se i 12 mila capi di bestiame non verranno in Molise” ribadiscono infine  Ruta e Laura Venittelli, se l’accordo il 30 giugno salta “la responsabilità se l’assumeranno Di Giacomo e Di Brino”.

PROGETTO “GRAN MANZE” DI GRANAROLO, COLDIRETTI MOLISE SCRIVE AL SEN. RUTA 

            Ribadiamo, anche in questa occasione, la disponibilità, che ha da sempre caratterizzato l’azione sindacale di Coldiretti, a interloquire e collaborare, a tutti i livelli politico-istituzionali, per la individuazione ed attuazione di soluzioni utili agli interessi del mondo rurale, dei cittadini e del territorio, mettendo a disposizione il proprio bagaglio di esperienze, di professionalità, di competenze e la propria “cultura di impresa”, cosciente delle responsabilità che le derivano dall’essere l’Organizzazione Professionale che in Molise, come in Italia, associa oltre il 70% delle imprese agricole.   
         la Coldiretti Molise le manifesta apprezzamento per l’attenzione e l’impegno che, insieme ad autorevoli rappresentanti politico-istituzionali regionali e nazionali, sta rivolgendo alle problematiche di alcune strutture agroalimentari molisane, così come queste meritano.
            E’ con pieno spirito collaborativo e propositivo che ci troviamo a dover constatare che, nell’encomiabile sforzo di trovare soluzioni idonee alle complesse situazioni della filiera avicola bojanese, dello zuccherificio, e delle altre problematiche di forte cogenza, non vengano coinvolte adeguatamente le imprese agricole, non dialogando in modo sistematico, nei tavoli specifici, con chi istituzionalmente e qualificatamente in termini di rappresentanza e di spessore organizzativo le rappresenta.
            Purtroppo, negli ultimi anni ci siamo trovati, più volte, a dover evidenziare come politiche agroindustriali, realizzate da management più propensi ad architetture finanziare, rispetto ad una “cultura di impresa”, attenta alle aspettative dei consumatori ed alle dinamiche di mercato, che vede nella qualità del prodotto finale e nella sua stretta identificazione con il territorio e con l’impresa agricola i veri punti di forza, finiscono per creare grossi scompensi all’interno delle delicate filiere agroalimentari.
            E’ anche in virtù di tali esperienze passate che ci rivolgiamo a lei con stupore, conoscendo la sua grande propensione al dialogo con le forze sociali, dopo aver appreso solo a mezzo stampa di un progetto “Gran Manze”, concertato con Granarolo, che ipotizza la realizzazione, in Molise, di un centro di allevamento capace di ospitare 12.000 vitelle da portare all’età adulta ed inserire negli allevamenti italiani per aumentare la produzione di latte nelle stalle ed ampliare la commercializzazione di latte  dell’ industria bolognese.
            Naturalmente, come Coldiretti Molise, non abbiamo alcuna preclusione preconcetta nei confronti di idee e progetti industriali, che anzi siamo disposti sempre ad esaminare e valutare con estrema attenzione ed interesse, per cui, se lei avrà la sensibilità di volerci fornire maggiori dettagli sulla proposta in cantiere, avremo cura ed impegno nel metterle a disposizione il punto di vista delle imprese agricole.
            Riteniamo opportuno sottolineare che insediamenti agroindustriali di grandi dimensioni vanno progettati e realizzati anche in considerazione dell’impatto che essi hanno nei confronti delle miriadi di aziende agricole ed agroalimentari che già operano, e della loro sostenibilità ambientale.
            In proposito, a solo valore di esempio, nell’idea proposta andrebbe valutata e risolta la problematica di come immettere in produzione di latte le manze senza creare pericolosi sconvolgimenti di mercato per le attuali aziende zootecniche già produttrici di latte, a cui l’attuale “regime di quote latte”, all’interno dei limiti fissati, garantisce anche stabilità di sistema. Così come occorre opportunamente affrontare e programmare l’adeguato smaltimento dei reflui zootecnici, senza che creino scompensi ambientali.
            Naturalmente su questi e tanti altri delicati aspetti dell’idea progettuale da lei proposta, Coldiretti ha competenze ed esperienze tecniche specifiche, che volentieri è disponibile a mettere a disposizione e che, conoscendo la sensibilità e la propensione al dialogo sociale ed istituzionale, suo e degli altri rappresentanti delle Istituzioni Regionali e Nazionali, auspichiamo che verranno adeguatamente considerate.
            Cordiali saluti.                                                           Coldiretti Molise”   

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