Le nostre imprese meritano altro
Il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, in merito all’ultima nota stampa del presidente dell’Ittierre, Antonio Bianchi.
«Su una cosa
siamo tutti d’accordo con Antonio Bianchi, l’Ittierre e il mondo del tessile
nel suo complesso sono “uno dei problemi prioritari del Molise”. Per questo,
per l’oggettiva criticità che investe da tempo l’azienda di Pettoranello e il
suo indotto, il feroce attacco, intriso di una cattiveria stonata, mosso da
Bianchi nei riguardi dell’assessore Massimiliano Scarabeo ci appare, con
profondo rammarico, del tutto fuori luogo. È, questo, il modo per uscire dal
pantano?
Una situazione
tanto difficile e delicata, che travolge centinaia di lavoratori e le loro
famiglie, non può essere affrontata con toni simili: Bianchi lo sa. I problemi
non si superano con comunicati stampa al limite dell’ingiuria.
L’intervento
dell’assessore Scarabeo, che ha suscitato “l’ira funesta” del presidente
dell’Ittierre, era un intervento consono a un amministratore regionale,
preoccupato di risolvere una questione che sta a cuore a tutti noi. Perché l’assessore
Scarabeo dovrebbe vergognarsi? E di cosa? Alimentare, o peggio ancora spostare,
il confronto sul piano dello scontro personale è inutile oltre che dannoso.
La filiera
molisana della moda, per anni il simbolo di un mondo produttivo dinamico e di
successo, non si risolleva con le aggressioni ai singoli, dettate evidentemente
da particolari ruggini le cui ragioni ai più sfuggono: questo, alla fine,
leggiamo nello sfogo di Antonio Bianchi. Cosa pensava di ottenere, Antonio
Bianchi, con il suo atteggiamento per il quale possiamo evitare di aggiungere
aggettivi?
La nostra
preoccupazione non è uscire “vincenti” per il gusto autoreferenziale di
riconoscerci da soli chissà quale bravura. La nostra preoccupazione è rendere
vincente il Molise, la sua economia, la sua capacità di ripresa produttiva.
Vincenti gli imprenditori che tornano a farcela. Ogni giorno il governo
regionale si impegna per questo traguardo.
Bianchi si
sbaglia, l’interesse per Ittierre è un interesse pubblico. Lo è perché quell’azienda,
come tutte le aziende, grandi e piccole, in ogni settore del nostro Molise sono
un patrimonio comune e non certo per un coinvolgimento diretto della Regione.
Siamo ancora a queste logiche, i cui effetti disastrosi li paghiamo giorno dopo
giorno? La Regione le fa sue nell’esclusivo interesse dei lavoratori, le fa sue
cercando di individuare gli strumenti di accompagnamento all’uscita dalla crisi
e di rilancio. Altro non deve.
Il bene dei nostri
cittadini, delle nostre imprese, della nostra regione, il futuro che tutti noi
ci auguriamo meritano toni più elevati. Meritano confronti e approcci alti per
soluzioni definitive».
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