Le “borse lavoro” ostaggio
dell’Amministrazione comunale.
Nota di Antonio Battista
Considerata vana oramai ogni possibilità di attenzionare l’amministrazione comunale sui problemi della
città di Campobasso solo attraverso il Consiglio comunale, sarà bene che sempre
più spesso l’azione di sensibilizzazione
venga realizzata anche attraverso gli Organi di Informazione (senza
abbandonare il Consiglio) .Il solo percorso istituzionale risulta
sostanzialmente impraticabile per due motivi.Il primo: ogni parlare, sollecitare, sostenere, non ha uditori, né Assessori, né Sindaco o
Consiglieri. Nessuno prende in carico la propria responsabilità di dare
risposte, si agisce bocciando tutto a prescindere dallo spessore dell’istanza.Il secondo: gli argomenti prima che vengano
compiutamente discussi in Consiglio comunale aspettano anche 12 mesi.Una Maggioranza quindi priva di autorevolezza, priva di ogni
capacità o autonomia. Incapace di offrire indirizzi o spunti programmatici.
Neanche in grado di relazionare al Consiglio sulle cose fatte e per questo
presto chiederemo un Consiglio comunale specifico.Ultimo esempio in ordine di tempo le BORSE LAVORO.
Mentre si discute in tutta Italia di reddito di cittadinanza, nella burocrazia
politica e nell’ inefficienza dell’Amministrazione comunale di Campobasso, da
oltre un anno e mezzo, sono ferme
misure di sostegno alle famiglie prive
di reddito, le cosiddette “Borse Lavoro”.
Già circa 18 mesi fa abbiamo sollecitato una azione risolutiva rapida e
a rete per sostenere casi e situazioni sociali ad elevato rischio
emarginazione, ma prima il coinvolgimento da parte della Giunta dell’area
amministrativa comunale sbagliata poi tempi lunghissimi per la gestione e
pubblicazione delle graduatorie, hanno fatto
si che risorse importantissime per le famiglie senza lavoro e/o reddito
risultino ferme ed inutilizzate. Senza
motivi resi noti o pubblicizzati come sarebbe diritto del cittadino. Con le famiglie aventi titolo al sostegno
ostaggio dell’Amministrazione comunale e con esse, una svalutazione della
dignità delle persone di questa città.
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