Salvatore Ciocca |
Un
momento “concreto” di confronto quello avuto per circa due ore con l’ingegnere
Vittorio Moffa, referente regionale di
Trenitalia, che questa mattina è stato audito dalla Terza
Commissione consiliare in merito alla questione trasporti su rotaie e ai sempre
più frequenti disagi lamentati dagli utenti.
All’audizione,
oltre ai commissari, hanno preso parte anche il vicepresidente del Consiglio
regionale Filippo Monaco e due funzionari dell’assessorato ai Trasporti in
luogo dell’assessore Nagni, impossibilitato a partecipare.
Come
già detto, a fronte del contratto di servizio che la Regione Molise ha stipulato con
Trenitalia per il trasporto pubblico su rotaia (accordo che scadrà nel 2014), sono
molti i disagi che ancora affliggono i pendolari. Così come affermato nella scorsa legislatura e
in coerenza con gli obiettivi di questa maggioranza e del Governo regionale, credo
che occorra necessariamente procedere ad una valutazione precisa e dettagliata
dei costi della elettrificazione del tratto di strada ferrata – circa 75 chilometri – che
da Campobasso porta a Rocca d’Evandro da dove, di fatto, la linea è già stata ammodernata e quindi resa
più veloce e confortevole.
Un
contratto - quello stipulato il 15 marzo 2010, con delibera di Giunta regionale
numero 169 - che ha stabilito il prezzo
annuo per lo svolgimento dei servizi di trasporto per una cifra pari a 20 milioni,
228mila 628 euro e che specifica i
compiti e i parametri di qualità che devono essere rispettati pena
l’addebitamento di penali che, ad oggi, sommano già la cifra di circa 400mila
euro che, a norma di contratto, devono essere reinvestite per migliorare la
qualità del servizio.
Abbiamo
il dovere di garantire qualità nel trasporto pubblico e quindi di conseguenza
dobbiamo trovare soluzione ai troppi disagi legati alla percorrenza, alle
condizioni di viaggio, alle difficoltà che i
tanti pendolari del Molise incontrano sia nel tragitto che nell’arrivo
alla stazione Termini, principalmente.
Nel
corso del confronto, positivo e sempre pacato, con l’ingegnere Moffa abbiamo
affrontato il capitolo relativo alle necessarie opere migliorative che
Trenitalia si era impegnata a fornire nello stesso contratto stipulato nel 2010
con il precedente Esecutivo regionale. Nuovi treni che al momento risultano
oggetto di una gara nazionale ad evidenza pubblica e che potrebbero essere
utilizzati solo dal prossimo anno.
Occorre
ripensare anche allo sviluppo degli snodi presenti nelle zone industriali
affinché si possa attuare – anche alla luce della programmazione dei fondi
europei – l’intermodalità dei trasporti in un’ottica vera di sviluppo, tutela ambientale e di servizi congrui
da rendere agli utenti e anche alle aziende.
In
Commissione ci siamo impegnati ufficialmente a verificare, con Rfi e Trenitalia:
·
una ipotesi
progettuale (comprensiva di costi) sulla necessaria e ormai improcrastinabile elettrificazione
della tratta ferroviaria fino a Rocca d’Evandro che, come già detto, è di
appena 75 chilometri
circa;
·
una
programmazione degli interventi che sia organica e complementare (in modo da
consentire all’utenza l’utilizzo sia dei treni che dei bus con la possibilità
di un biglietto unico);
·
la verifica
dettagliata della questione del trasporto su rotaie da e per Termoli che spesse
volte rileva inutili e costose sovrapposizioni di servizi;
·
la necessaria eliminazione di almeno 2
passaggi a livello utili a consentire il transito in velocità dei convogli
(assieme alla Provincia di Campobasso e al Comune di Bojano);
·
le condizioni
necessarie al fine di ripristinare le fermate in Molise dei treni a lunga
percorrenza.
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