LEVA “I piccoli Comuni non devono essere più considerati come un problema, bensì come una straordinaria occasione per difendere le nostre risorse e le nostre qualità
Un’iniziativa che raccoglie il plauso del deputato molisano
Danilo Leva, il quale, pur non potendo partecipare direttamente agli
appuntamenti organizzati in regione, in quanto sarà presente alla tradizionale
parata militare organizzata a Roma, rilancia la necessità di accelerare l’iter
di approvazione della proposta di legge ‘per il sostegno e la valorizzazione
dei Comuni con popolazione pari o inferiore a 5mila abitanti’, di cui egli
stesso è firmatario, insieme ad altri deputati del Partito Democratico.
“I piccoli Comuni – afferma l’onorevole molisano – non devono
essere più considerati come un problema, bensì come una straordinaria occasione
per difendere le nostre risorse e le nostre qualità. Sono l’ossatura civile e
democratica del Paese e, in particolare, della nostra regione. L’Italia uscirà
dalla crisi solo se la politica sarà capace di valorizzare ciò che la rende
unica e bella. E nell’economia globale si compete solo esaltando la propria
identità. Questo ragionamento – ancora l’onorevole Leva - vale ancora di più
per il Molise, dove la maggior parte dei Comuni è sotto la soglia dei cinquemila
abitanti. L’iniziativa legislativa propone interventi utili a combattere la
drastica riduzione dei servizi al cittadino nelle aree più fragili del Paese e,
dunque, può rappresentare una risposta seria all’impoverimento delle aree
interne della nostra regione. Nelle prossime settimane, ci sarà una
mobilitazione straordinaria del Pd, volta proprio a sostenere tale proposta”.
La proposta di legge prevede la manutenzione dei Comuni con
interventi mirati e, al contempo, il potenziamento dei servizi essenziali e
commerciali. Il proposito è quello di varare misure per il sostegno delle
attività economiche, agricole e artigianali, secondo forme coerenti con le
peculiarità dei territori, che potranno rappresentare un investimento per il
rilancio sociale e turistico. Si pensa, quindi, ad agevolazioni sugli affitti,
al mantenimento di strutture scolastiche e sanitarie e dei presidi delle forze
dell’ordine. Ma anche alla possibilità di recuperare i centri storici, i nuclei
degli abitati rurali compresi nelle aree protette e di diffondere le buone
pratiche, come quella della raccolta differenziata dei rifiuti.
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