TURBOGAS A PRESENZANO:DICIAMO NO.
L'assessore di Sandro:sarò al fianco delle istituzioni e dei cittadini.
Filoteo Di Sandro |
Con una Delibera di Consiglio Comunale, Presenzano, Comune della Provincia
di Caserta a due passi dal Molise, ha approvato
l'accordo con la Edison per la realizzazione di una centrale Turbogas sul
proprio territorio. Voto compatto della maggioranza consiliare, guidata dal
sindaco Vincenzo D'Errico che, sulla base delle indicazioni ministeriali che
avevano individuato in Presenzano un sito di interesse, ha dato seguito alla
procedura.
I timori legati ad un’eccessiva pressione
ambientale sulla zona del venafrano, scongiurata solo poco tempo fa con il
definitivo abbandono del progetto di costruzione di una centrale turbogas,
torna ora prepotentemente alla ribalta.
L’Assessore regionale Di Sandro, forte
oppositore di quel progetto, torna sul tema, invitando amministratori e
cittadini a porre in essere le necessarie azioni per impedirne la realizzazione
al confine regionale.
Mentre alla ribalta della cronache
nazionali si discute, ancora una volta, su come sia possibile conciliare il
progresso economico con la tutela della salute e dell’ambiente, una nuova
minaccia torna ad incombere sul territorio dei Comuni di Venafro – Pozzilli –
Sesto Campano - Conca Casale e dell’intera area del Volturno. Il pericolo,
scongiurato solo poco tempo fa, di aggravare la già difficile situazione
ambientale della zona, sembra divenire realtà.
Mi sono sempre battuto, in questi anni,
contro la realizzazione di una centrale Turbogas nell’area di del venafrano
proprio in considerazione dell’eccessiva pressione ambientale che la zona è
costretta a sopportare. L’inquinamento del suolo e delle falde acquifere, la
concentrazione delle polveri sottili nell’atmosfera, il problema dello
smaltimento dei rifiuti tossici e il conseguente aumento di patologie gravi per
gli abitanti non può passare in secondo piano rispetto alla ragioni di una
nuova possibilità lavorativa. Quanto sta accadendo in queste ore a Taranto,
dove con una disposizione del GIP si è proceduto al sequestro ed all’immediata
sospensione della attività per l’Ilva di Taranto, il più grande stabilimento
siderurgico del sud Europa, dovrebbe
farci riflettere sulla effettiva opportunità di operare una scelta così
importante per il territorio ed i suoi abitanti.
Prima che si configuri un scenario
drammatico come quello della città pugliese, prima che si raggiungano
livelli di inquinamento insostenibili
con conseguenze drammatiche per la popolazione, non sarebbe forse più opportuno
concentrare gli sforzi occupazionali verso una nuova forma di produzione di
energia che generi occupazione, ma non abbia pesanti ricadute sull’ambiente e
su tutti noi?
Credo
che una soluzione di tal senso sia quella auspicabile e mi auguro che si
pongano in essere tutte le azioni possibili per scongiurare il pericolo, pur trattandosi di un Comune della Provincia di
Caserta.
Rivolgo, pertanto, un appello ai sindaci
dei Comuni limitrofi ed ai Responsabili del Consorzio di Bonifica di Venafro perché
pongano in essere tutte le azioni di competenza per opporsi alla configurazione
di un simile scenario; è necessario sollecitare le strutture Ministeriali
competenti e sensibilizzarle ad una tematica di primaria importanza per la
salute dei cittadini.
La minaccia è reale e troppo vicina per
poter essere sottovalutata, la sostenibilità ambientale deve considerarsi una
priorità ed è da ricercare congiuntamente ad interventi di stimolo alla
crescita ed all’occupazione.
Come in passato, sarò al fianco delle
istituzione e dei cittadini per la tutela di un’area costretta a pagare un prezzo troppo elevato per rispondere alle,
seppur legittime, necessità di sviluppo industriale ed alle logiche speculative
delle multinazionali.
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