“È iniziata la
stretta nei confronti della regione Molise sulla questione del raddoppio
ferroviario della Termoli – Lesina interessata dalla realizzazione dell’alta
velocità sulla dorsale adriatica”.
Sono parole
dell’assessore regionale ai LL.PP. Pierpaolo Nagni che, nella giornata di ieri,
ha partecipato ad una riunione convocata dal ministro Lupi, alla presenza del
sottosegretario Dal
Basso De Caro, della struttura
ministeriale, del presidente e dell'assessore al ramo della Regione Puglia e
dell’ amministratore delegato di RFI, dott. Elia.
“Nonostante
fossero tutti concordi sull’idea di andare avanti con il raddoppio della tratta
Termoli Lesina secondo l’attuale progetto – ha precisato l’assessore Nagni - il
Molise è rimasto fermo sulle sue posizioni, non supportate però dal parere di
Rfi in relazione alla possibilità di affiancare, con una variante, il doppio
binario all’autostrada. Tale modifica comporterebbe, secondo la società, costi
troppo elevati. Si parla, infatti, di una somma che va oltre i 150 milioni di
euro e che, attualmente, non è reperibile.
La Regione Puglia
si è poi appellata all’art. 165 comma 6 della legge 163/2006 che prevede, in
caso di dissenso da parte nostra, che la decisione venga rimessa al Presidente
della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta
del Ministro per le Infrastrutture e Trasporti. Questo, purtroppo – ha spiegato
- equivale a dire che sarebbe, con ogni probabilità, una partita
persa.
Ecco perché, di
fronte a tale evenienza , abbiamo chiesto e ottenuto ulteriori 20 gg di tempo
per poter decidere sul da farsi. L’idea è quella di convocare, al più
presto, una grande assemblea pubblica che coinvolga le comunità interessate
per poter decidere, insieme ai cittadini e al governatore Frattura, se
continuare a mantenere le nostre attuali posizioni (che potrebbero non ottenere
il risultato sperato) o pensare di accettare le condizioni che ci sono state
poste. Eviteremmo, così, di minare il quadro di equilibrio con le altre regioni
e con il governo centrale e, al tempo stesso, potremmo ottenere compensazioni
per il territorio. Ogni decisione – ha concluso l’assessore - dovrà essere,
però, condivisa e partecipata”.
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