VOTATO UN ORDINE DEL GIORNO SULLE
RIFORME COSTITUZIONALI
APPROVATO
ANCHE IL RENDICONTO FINANZIARIO 2013 DEL CONSIGLIO
“Intervengo oggi nella mia veste
istituzionale di presidente di questo Consiglio regionale e, come tale, anche
di componente della Conferenza dei Consigli Regionali per rendere edotta e
coinvolgere tutta l’assise, tutte le forze politiche di maggioranza e di
minoranza, sul tema centrale, cardine nell’attuale dibattito politico, delle
riforme istituzionali e costituzionali. Come ho evidenziato sin dal giorno in
cui questa Assemblea ha voluto onorarmi del titolo di Presidente, sulle riforme
occorre il massimo coinvolgimento delle forze politiche e, dunque, in ossequio
a quell’imperativo che assunsi con voi, rinnovo il mio impegno a rappresentare
ed esprimere la volontà istituzionale dell’intero Consiglio e non soltanto di
una parte attraverso il massimo coinvolgimento democratico”.
Ha esordito così, sulle riforme
costituzionali, il Presidente del Consiglio regionale del Molise, Vincenzo
Niro, nella seduta odierna dell’assemblea, tornata a riunirsi per trattare due
soli argomenti posti all’ordine del giorno: 1)-Ipotesi di riforma
costituzionale elaborata dal Governo. Posizione delle Regioni e, in
particolare, delle assemblee legislative regionali – Dibattito; 2)-Rendiconto
finanziario anno 2013 del Consiglio Regionale del Molise.
Dopo le rituali comunicazioni, un breve ricordo di una dipendente,
assistente dell’aula, scomparsa lo scorso 19 marzo, e l’iscrizione di una
mozione sulla Molise Dati, richiesta ed ottenuta dal consigliere Giuseppe
Sabusco, il Presidente Niro, è passato
ad illustrare la sua relazione sulla ipotesi di riforme costituzionali,
argomento che ha appassionato molto i consiglieri presenti.
Niro ha riferito dei continui
incontri tenuti dalla Conferenza dei Presidenti delle assemblee elettive e di
quelli tenuti dalla Conferenza Stato-Regioni per riflettere sulla bozza di
riforma predisposta dal Governo con un disegno di legge di modifica
costituzionale che segna il superamento del bicameralismo perfetto.
I due organismi hanno avuto – ha
detto Niro – alcuni punti di vista diversi
ma, alla fine, hanno trovato una sintesi con un documento condiviso.
“Occorre riprendere il progetto di un
federalismo responsabile e cooperativo, rafforzando i valori di sussidiarietà,
dell’autonomia e del decentramento, rilanciando il ruolo delle Regioni e dei
comuni, e di chi li governa…Nello stesso tempo, ed è ciò che emerge chiaramente
nel documento di cui darò lettura (documento della Conferenza dei Presidente
delle Assemblee Legislative e della Conferenza Stato-Regioni) – ha aggiunto
Niro – occorre definire in modo coerente l’organizzazione dell’amministrazione
dello Stato alleggerendo i ministeri e le rispettive burocrazie in attuazione
di un autentico processo federalistico. Con questo obiettivo, in occasione
dell’assemblea plenaria dei presidente delle assemblee legislative, è stato
stabilito di calendarizzare in tutti i Consigli Regionali italiani per la
giornata di oggi, 2 aprile 2014, la discussione sul testo approvato dalla
conferenza”.
Le proposte della Conferenza
Stato-Regioni e quelle della Conferenza dei Consigli Regionali sono state
inserite in un unico documento, come detto, inviato al Governo lo scorso 28 marzo, dopo
aver superato gli iniziali punti di divergenza.
“Le Regioni – inizia il documento
letto dal Presidente Niro – valutata la bozza di disegno di legge
costituzionale proposta dal Governo, ritengono certamente positiva la scelta di
trattare in un unico contesto di riforma e in un unico contesto normativo la
trasformazione del Senato e la riscrittura del titolo V. In questo spirito, le
Regioni intendono ribadire aspetti essenziali per il sistema regionale di cui la Riforma deve tenere conto,
garantendo la effettiva partecipazione dei territori alla legislazione
nazionale. Il presente documento rappresenta le linee fondamentali che le
Istituzioni regionali intendono fornire come contributo al Governo sulla
proposta di Riforma costituzionale. Si riservano nella fase successiva di
declinarle in proposte puntuali”.
Il documento, già inviato al Governo
contiene indicazioni sulla composizione del Senato, sulle competenze del
Senato, sulla sua organizzazione e sulla riforma del titolo V.
Sull’argomento è stato presentato un
ordine del giorno con il quale il
Consiglio Regionale del Molise “IMPEGNA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE ED
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE a partecipare attivamente, nelle
conferenze di rispettiva appartenenza, al lavoro di affinamento dei principi e
criteri contenuti nel documento di lavoro richiamato (quello condiviso dalle
Conferenze) per una loro puntuale declinazione al fine di continuare un
proficuo confronto con il Governo in funzione del dibattito parlamentare”.
Prima della votazione sì è sviluppato
un ampio dibattito sulla problematica, a testimonianza del forte interesse che
la stessa ha prodotto, alla quale hanno
preso parte i consiglieri Parpiglia, Monaco, Manzo, Iorio, Ciocca, Federico, Di
Nunzio, Cotugno e gli assessori Scarabeo
e Petraroia.
L’ordine del giorno è passato a
MAGGIORANZA, con il voto contrario dell’assessore Petraroia (“La riforma della
Costituzione non si mette nelle mani del Governo, la fa il Parlamento. Dobbiamo
approfondire la problematica”) e del consigliere Di Nunzio (“Manco io condivido
il documento, anche se le riforme devono andare avanti”) e con la astensione
dei consiglieri Federico, Manzo, Ciocca e Monaco che hanno affermato, tra
l’altro, come questo Parlamento, a
seguito della pronuncia della Corte Costituzionale sulla legge elettorale
dichiarata incostituzionale , non è legittimato a riformare la Costituzione.
Esaurito il dibattito, si è passati
all’altro punto in agenda che ha visto ancora il Presidente Niro in qualità di
relatore.
Niro ha illustrato il rendiconto
finanziario del 2013 del Consiglio regionale del Molise, chiuso con un avanzo
di amministrazione di euro 307.485,42,
ed ha chiesto la sua approvazione che l’assemblea ha votato, dopo un
breve intervento del consigliere Federico, alla UNANIMITA, con l’astensione dei
consiglieri Iorio, Fusco Perrella, Monaco, Federico e Manzo.
GALLERIA FOTOGRAFICA di GINO CALABRESE:
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