Oggetto del
provvedimento beni mobili ed immobili nella disponibilità dell’indagato
–L’attività si inserisce nell’ambito del più ampio contesto investigativo
legato alle cc.dd. spese dei “Gruppi Consiliari” della IX Legislatura –
I Finanzieri dell’articolazione specialistica G.I.C.O. del
Nucleo Polizia Tributaria di Campobasso, hanno dato esecuzione, in data
odierna, ad un provvedimento di sequestro
preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale di Campobasso, avente per
oggetto beni mobili ed immobili (fino alla concorrenza di circa Euro 270 mila, costituenti
il profitto del reato di peculato), nella disponibilità di un noto
politico locale che ha ricoperto incarichi istituzionali di vertice nell’ambito
della IX Legislatura.
L’attività investigativa iniziata, diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica del
Capoluogo, si inserisce nel noto filone nazionale legato al monitoraggio delle
cc.dd. “spese dei Gruppi Consiliari”.
Nel corso delle indagini, in particolare, gli investigatori
del G.I.C.O. di Campobasso hanno passato al setaccio copiosa documentazione
utile a verificare la destinazione o meno, nel rispetto degli scopi
istituzionalmente previsti, dei menzionati fondi regionali.
Le spese in
contestazione a carico dell’indagato, in analogia a quanto accaduto in altre Regioni, spaziano
in ambiti più diversi, quali il pagamento di ristoranti, acquisto di cialde per
il caffè e coppe per sponsorizzazioni sportive.
Oggetto del provvedimento sono tre immobili, vari
appezzamenti di terreno (tutti siti nella Provincia), un’ autovettura e due
motocicli.
Ad oggi, all’esito dei riscontri operativi ed investigativi
eseguiti, 35 consiglieri regionali (a
fronte di totali 36) sono stati segnalati all’A.G. per le ipotesi di peculato;
3 posizioni risultano archiviate; tutte le altre sono oggetto di
approfondimenti investigativi da parte della polizia giudiziaria.
A partire dal luglio 2013, il PM titolare delle indagini ha
interrogato quasi tutti gli indagati contestando loro i dati rilevati dal GICO
di Campobasso e, rispetto a costoro, sono attualmente in fase di disamina le
memorie difensive prodotte dagli indagati.
L’attività investigativa prosegue in piena
sinergia tra la Procura della Repubblica di Campobasso e la polizia giudiziaria.
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