Conferenza stampa di Massimo Romano e dei sottoscrittori del manifesto programmatico “Per cambiare davvero, non per finta”.
NELL'ALBUM 68 FOTO di GINO CALABRESE |
Massimo Romano rompe gli indugi e si
candida a Governatore del Molise.
Dopo
la discesa in campo dei Grillini con Antonio Federico è la volta di Massimo
Romano, leader di Costruire democrazia, in attesa che la coalizione di centro
sinistra indichi il probabile "candidato" alle regionali 2013. Ancora
una volta la coalizione di centro sinistra non concorda sul candidato
presidente, che, almeno secondo le ultime indiscrezioni, dovrà tenere testa
nuovamente a Michele Iorio.
"
Ufficializzo la necessità che la politica molisana dica basta a delle logiche
familistiche in difesa della vecchia
casta e di riproposizione sia della vecchia politica che delle vecchie
facce della politica, perchè antepongono l'interesse della poltrona a quelli
generali. Sulla riproposizione dei Frattura o dei Ruta o dei Nagni o dei Di
Pietro junior per quanto ci riguarda abbiamo il dovere di reagire, il dovere di
mettere in campo una proposta alternativa, nuova, di rinnovamento. La mia
candidatura era stata proposta per una candidatura che non avesse conflitti di
interessi e non rispondesse alle logiche del duo
Berlusconi - Iorio. A questo punto sento
il dovere di ufficializzare la mia candidatura, anche per rispondere
all'appello della società responsabile, per rispondere ad una voglia di
cambiamento della politica molisana.
Devo
dire che purtroppo il centro sinistra non esiste più, a livello nazionale e
regionale". Tra circa un mese il Molise dovrà tornare alle urne, ma di
certo sono solo due i candidati a Governatore, fino ad oggi.
Da indiscrezioni si è parlato di un sostegno di Romano alla candidatura
di Cannata al Senato: " rispetto al Rettore Cannata c'è una grande
apertura. Con Cannata ho rapporti personali e istituzionali ma non spetta a me
anticipare quelle che possono essere delle sue decisioni, ma all'interno del
nostro movimento stiamo ragionando per l'individuazione di una figura di
assoluto pregio che possa rappresentare
il Molise nella massima istituzione romana e non la riproposizione di figure
che hanno pensato a logiche di
partito",questo quanto afferma Romano in merito.
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