Sequestrato presso un compro oro di Campobasso più di un chilogrammo di oggetti preziosi.
Sabato 26 gennaio 2013, personale della Polizia d Stato ha sequestrato presso un compro oro di Campobasso più di un chilogrammo di oggetti preziosi di sospetta provenienza.
Gli agenti della Squadra Mobile, a seguito di una segnalazione di un cittadino, hanno effettuato due controlli presso altrettanti esercizi di acquisto all’ingrosso di manufatti preziosi per verificare l’eventuale presenza di oggetti di provenienza illecita.
Entrambi i controlli hanno dato esito positivo poiché in entrambi gli esercizi sono stati rinvenuti due oggetti – immediatamente sequestrati - che il legittimo proprietario ha riconosciuto come propri. Gli oggetti erano stati precedentemente rubati dall’abitazione del denunciante.
Inoltre, nel corso del controllo presso uno dei due compro oro, gli agenti hanno riscontrato gravi irregolarità nella tenuta del registro che il preposto all’attività non compilava regolarmente con riferimento alle trascrizioni giornaliere.
Lo stesso peraltro, non aveva proceduto ad effettuare alcuna registrazione relativa agli acquisti di oro usato dall’inizio di gennaio 2013 e non era in grado di associare l’oro che deteneva presso la propria abitazione e che aveva precedentemente acquistato alle operazioni regolarmente registrate. L’oggetto prezioso riconosciuto dalla vittima del furto non era stato chiaramente registrato.
Poiché non si poteva escludere che anche gli altri oggetti preziosi fossero di illecita provenienza vista la mancata registrazione sul registro, gli investigatori procedevano al sequestro di tutti i manufatti.
Il preposto, L.C. veniva denunciato per ricettazione. Al titolare della licenza saranno contestate le violazioni amministrative riscontrate nel corso del controllo.
Chiunque abbia subito un furto di oggetti preziosi potrà recarsi in Questura, presso gli uffici della Squadra Mobile, per l’eventuale riconoscimento di oggetti, presentando una copia della denuncia e una descrizione dettagliata dell’oggetto, ed eventualmente in possesso, anche una fotografia dell’oggetto rubato.
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