TUMORE AL COLLO DELL’UTERO, DE CAMILLIS:
AUMENTARE L’INFORMAZIONE NELLE SCUOLE E PUNTARE SU NUOVI SCREENING
La parlamentare molisana è intervenuta
oggi alla conferenza stampa dell’Osservatorio nazionale sulla salute della
donna (Onda)
“Ognuna di noi può fare qualcosa per migliorare la salute della
donna. E’ importante, in questo senso, l’informazione nelle scuole, tra le
ragazze, sul papilloma virus e l’utilizzo dei nuovi screening nella
prevenzione, più efficaci rispetto al pap.-test”. Lo ha detto oggi la
parlamentare molisana Sabrina De Camillis intervenendo alla conferenza
stampa alla Camera dei Deputati dell’Osservatorio
Nazionale sulla salute della donna (Onda) sul tema del “Tumore del collo dell’utero. Vaccinazione
e pap-test: ragazze e giovani donne protagoniste di una battaglia da vincere”.
La De Camillis ha aperto l’incontro organizzato dalla Presidente
dell’Associazione Onda Francesca Merzagora. Sono seguiti gli interventi
di Walter Ricciardi, Direttore del
Dipartimento di Sanità Pubblica, Policlinico “A.Gemelli” di Roma, Michele Conversano, Presidente SItI, Società Italiana di Igiene,
Mario Sideri, Direttore
Unità di Ginecologia Preventiva, Istituto Europeo di Oncologia di Milano, Gianni
Amunni, Direttore Generale ISPO,
Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologia di Firenze.
La Deputata,
in qualità di Presidente dell’intergruppo parlamentare sulla Medicina di
Genere, la scienza che studia le differenze nelle cure tra uomo e donna, ha
sottolineato l’importanza della prevenzione di tale tumore nelle giovani donne
italiane con una mirata campagna di informazione.“Quest’anno siamo
riusciti ad avere una mozione sulla medicina di genere _ ha
proseguito la De Camillis _, il Ministro Balduzzi si è impegnato ad inserire
all’interno del Piano sanitario nazionale la medicina di genere che deve
iniziare a modificare l’approccio culturale verso le cure. A mio avviso le
terapie farmacologiche devono essere sempre più personalizzate”.
A proposito del carcinoma al collo dell’utero, la
campagna vaccinale per la prevenzione del tumore ha un ruolo essenziale.“Quando è
stato lanciato il progetto Onda, sembrava tutto lontanissimo. Ora, invece,
grazie alla serietà delle persone che hanno aderito ed al lavoro svolto con scrupolosità
e dedizione, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna è diventato un punto
di riferimento importante per il mondo femminile soprattutto negli interventi
condotti su problematiche specifiche che riguardano la salute della donna.Tutti insieme ci
dobbiamo impegnare per i passi successivi, continuare ad informare soprattutto
all’interno delle scuole perché l’età della campagna vaccinale è quella delle
ragazzine a partire da 11 anni _ ha
proseguito la De Camillis _. Bisogna, inoltre, capire come a livello
istituzionale si può lanciare la sfida affinchè con i nuovi screening si possano
superare i pap-test ed andare sul sistema di individuazione del papilloma virus
con i nuovi test HPV-DNA che sono più precisi”. La De Camillis
rispetto a questa problematica così importante seguita da Onda, rinnova il suo
impegno. “Come istituzioni dobbiamo fare in modo di creare le condizioni per
facilitare il trasferimento dei risultati delle attività di ricerca nelle applicazioni. In
questo il mio impegno continuerà sempre al fianco dell’Osservatorio nazionale
sulla salute della donna”.
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