Olio e tratturi,ricchezze da difendere
L’olio nella quotidianità, nella tradizione contadina e nella liturgia dei credenti. I tratturi come risorsa da difendere, ma anche nocciolo duro di questioni storiche ancora non risolte,come le case sul suolo demaniale di Santo Stefano a Campobasso o di contrada Codacchi a Trivento.
Sono stati gli argomenti messi al centro del dibattito mercoledì sera nella sala convegni del Convento di Ripalimosani dalla Regione, rappresentata dall’assessore alle Politiche agricole Angela Fusco Perrella, dal Parroco di Ripalimosani don Moreno Ientilucci e dal sindaco Paolo Petti, con l’appoggio dei tecnici dell’Arsiam, di Città dell’Olio e della Regione Molise.
Così se il dottor Corbo dell’Arsiam ha illustrato valore, benefici e limiti della coltura dell’olivo in Molise, l’architetto Pitassi della Regione Molise ha spiegato quali passi
avanti il gruppo tecnico che si occupa dei tratturi in Regione ha fatto nei confronti di concessioni, alienazioni e sdemanializzazioni dei terreni tratturali.
Un argomento, quest’ultimo, di grande interesse per Ripalimosani il cui territorio ricade sul tratturo che per un tratto coincide con la strada per Santo Stefano. Un tema a lungo trascurato ma oggi seriamente recuperato dagli uffici dell’Assessorato alle politiche agricole: attraverso il dialogo con gli altri enti coinvolti, Soprintendenza in primis, e un solido lavoro tecnico sui regolamenti e le pratiche da adottare. Per questo, ha assicurato Pitassi, molti problemi sono in via di risoluzione.
Unico l’obiettivo che oggi si delinea tra le istituzioni in merito ai tratturi: continuare ad operare affinché le regole siano sempre più chiare nella gestione della materia e affinché i ‘percorsi della storia’ vengano salvaguardati e tutelati laddove possibile senza mai trascurare però i diritti fondamentali dei cittadini.
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