Guardia di Finanza: smascherato
un concessionario d’auto “fantasma”
Servizio condotto dalla Compagnia di Termoli nel Basso Molise e
coordinato dal Comando Provinciale Guardia di Finanza di Campobasso – Ingenti
recuperi a tassazione e violazioni di natura penale a carico di un responsabile
– Centinaia di autovetture vendute “in nero” negli ultimi anni – I dettagli
delle attività -
Non si avvaleva di
alcuna pubblicità ufficiale, né tantomeno disponeva di uno di quei raffinati
autosaloni dove gli acquirenti vengono invogliati all’acquisto di macchine
tirate a lucido, ma poteva contare su un consolidato “passa-parola” tra i clienti
dell’area bassomolisana. I prezzi al pubblico erano infatti più che
vantaggiosi, proprio perché ogni obbligo tributario veniva puntualmente dribblato ormai da anni.
Questa la strategia fraudolenta utilizzata da un
imprenditore termolese, il cui operato non è tuttavia sfuggito ai Finanzieri
della Compagnia di Termoli che nelle ultime settimane hanno ricostruito a ritmi
serrati le vicende gestionali delle decorse annualità, documentando un totale di circa 400 autovetture commercializzate “in
nero”.
La lotta contro l’evasione fiscale e l’illecita concorrenza
nei vari comparti imprenditoriali, continua senza sosta anche in questo inizio
di 2013 ad opera dei Finanzieri del Comando Provinciale di Campobasso con
azioni info-investigative ed operative di particolare spessore nell’intera
circoscrizione di competenza.
Nel caso specifico, le attività di verifica fiscale hanno
consentito di individuare ricavi non
contabilizzati per oltre 1 milione di Euro, omesse fatturazioni per 500mila
Euro ed un’IVA non versata superiore a 200mila Euro.
L’imprenditore, evasore
totale per ben 3 annualità, è stato
inoltre denunciato alla competente A.G. di Larino per le violazioni previste e
punite dall’art. 5 –comma 1- del D.Lgs 74/2000 per gli illeciti connessi
all’omesso versamento dell’ Imposta sul Valore Aggiunto e dell’Ires (imposta
sul reddito delle società). Ed ancora, ai sensi dell’art. 22 del D.Lgs. 472/97,
i Finanzieri hanno richiesto ai competenti Uffici Finanziari l’adozione di apposite misure cautelari a
garanzia del credito erariale.
L’indagine appena conclusa, (i cui esiti non comporteranno
conseguenze di sorta nei confronti degli acquirenti delle diverse autovetture)
ha ancora una volta evidenziato l’impegno del Corpo a tutela degli operatori
onesti e della leale concorrenza, in un’ottica finalizzata a prevenire e
reprimere ogni tipologia di comportamento illecito e di “infedeltà fiscale”.
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