65 ANNI DELLA COSTITUZIONE
Piatracupa: “I giovani sono i veri
portatori dello spirito costituente”
23 FOTO FIRMATE da GINO CALABRESE |
Dalla
Costituzione americana allo Statuto Albertino, dal concetto di uguaglianza a quello
di dovere passando per quello di democrazia, questi e tanti altri assunti
fondanti della società moderna sono stati affrontati nel corso della lezione
commemorativa del 65°Anniversario della Costituzione Italiana tenutasi questa
mattina al Liceo Scientifico ‘Romita’ di Campobasso a cui ha preso parte, con i
docenti e gli alunni delle quarte classi, il Presidente del Consiglio Regionale
Mario Pietracupa. L’incontro non è altro che la fase finale di un percorso
didattico sulla Carta Costituzionale che ancora oggi, a distanza di 65 anni,
rappresenta il fondamento della società civile italiana. I ragazzi hanno
affrontato con i docenti i Titoli e gli articoli della Costituzione elaborando
poi delle considerazioni e delle domande in merito. Si è passati dal tema della
laicità, a quello della libertà per poi scendere nel particolare regionale
affrontando la problematica delle scuole e della garanzia del diritto allo
studio, dell’autonomia delle Regioni, della soppressione delle Province. “Vorrei innanzitutto congratularmi con la
Preside e con i docenti del Liceo Scientifico Romita per il lavoro fatto con
gli alunni, - ha esordito Pietracupa
- per una scuola predisposta al dinamismo
che fa di tale Istituto un eccellente esempio di formazione civile e culturale
delle nuove generazioni. La Costituzione italiana è il frutto di un impegno
perpetrato 65 anni fa che, a seguito di un periodo basato su costrizioni, ha
cambiato l'assetto delle regole di un Paese con partecipazione di tutte le
parti politiche dell'epoca e tramite un confronto quale giusto compromesso
nell'interesse dei destinatari. I Padri costituenti dovevano garantire il
rispetto della democrazia e dei principi fondanti della stessa, un lavoro fatto
con un'intensità emotiva straordinaria che ha portato a stilare un documento su
cui ancora oggi l’intero Paese si regge in piedi. Penso che la scuola debba dare il proprio
contributo allo sviluppo del senso civico in maniera libera e spontanea così
come sono i ragazzi che vivono questa età straordinaria; io voglio ringraziarli
perché ogni volta che mi rapporto con loro raccolgo sempre nuovi e concreti
spunti per affrontare, soprattutto in questo momento di profonda difficoltà, la
mia attività di rappresentante degli interessi dei cittadini nelle Istituzioni.
Per questo vorrei dire a tutti voi – ha continuato Pietracupa rivolgendosi
ai ragazzi – non abbandonatevi a condizionamenti
strumentalisti; siate critici ma non disfattisti e guardando sempre alla
soluzione del problema. I padri costituenti hanno lasciato dei principi che
adesso sta a voi interpretare pur senza rinunciare ad una spinta innovativa in
considerazione del dinamismo degli eventi e con una precisa responsabilità
individuale nell’interesse della collettività. Non dimenticate che la dignità,
vostra e il rispetto di quella altrui, è ciò che vi porterà ad essere vincenti,
mettetela sempre avanti ad ogni cosa e fate sentire il vostro peso sia nel caso
in cui siate d’accordo con ciò che accade intorno a voi e sia nel caso in cui
non lo siate”.
Da un
sondaggio fatto tra gli studenti è emerso che l’articolo della Costituzione in
cui ci si riconosce maggiormente è il terzo; inoltre il fondamento più
disatteso è quello celebrato dall’articolo 5, sull’Italia ‘una e indivisibile’;
per i ragazzi la conoscenza della Costituzione è importante sia dal punto di
vista etico che lavorativo ma che in politica i suoi dettami vengono disattesi.
A questo ultimo indicatore il Presidente Pietracupa ha affermato che “il raggiungimento degli obiettivi dipende
dalle persone, bisogna per questo distinguere le regole generali dall’attività
quotidiana e legislativa. I nostri rappresentanti possono essere cambiati se
non raggiungono gli obiettivi per i quali sono stati delegati, i cittadini
hanno il potere di farlo e voi giovani – rivolgendosi di nuovo agli
studenti - con il vostro spirito costituente non esitate
ad essere protagonisti delle decisioni condivise”.
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