Intitolazione
di una piazza ai “Caduti di Nassyria”
Si è svolta questa mattina in
Toro (CB) una significativa cerimonia in
concomitanza con il decimo anniversario del triste evento. Le autorità e gli invitati si sono ritrovati presso la sede municipale
per poi sfilare in corteo, accompagnati dalla banda musicale, fino alla Chiesa
Madre ove è stata celebrata una Santa messa in suffragio dei caduti di tutte le
guerre; qui hanno avuto luogo gli interventi del Prefetto di Campobasso
Francescopaolo DI MENNA, dell’Ambasciatore dell’IRAQ presso la Santa Sede Habeeb M.H.
AL-SADR, del Comandante Provinciale dei Carabinieri Colonnello Andrea BERTOZZI
della ZONCA e del Sindaco di Toro Arch.
Angelo SIMONELLI. In seguito, presso il monumento ai caduti delle guerre mondiali,
è stata deposta una corona d’alloro.Il corteo ha dunque proseguito in Via
Pozzillo dove, dopo aver reso gli onori alle autorità presenti, si è proceduto
allo scoprimento della targa in pietra che intitola, per l’appunto, ai caduti
di Nassyria la piazza belvedere all’ingresso del paese di Toro. Emozionante il
momento dello scoprimento poiché il Sindaco Simonelli ha voluto coinvolgere le
maggiori autorità presenti: il Prefetto,
il Questore Pozzo, il Sindaco, l’Ambasciatore, il Comandante Provinciale dei
Carabinieri e il Vice-Comandante Regionale Militare Ten.Col. Comer, tutti
insieme a tirare giù il drappo tricolore posto a copertura della targa in
pietra, con successiva deposizione da parte dell’Ambasciatore dell’Iraq di una
composizione floreale.Una scelta che esprime la volontà di celebrare lo spirito
di sacrificio e ricordare il tributo di sangue versato in questi anni dai
militari italiani che sono morti come “eroi della pace” e che, nello stesso
tempo, punta a consolidare il legame tra il paese di Toro e l’Arma dei
Carabinieri.
Dichiara il Sindaco: “certo di interpretare i sentimenti di
tanti concittadini e consapevole che non c’è parola o manifestazione che possa
lenire il dolore di una moglie, di un figlio, di un genitore, che abbiamo
volutotributare ai Caduti di Nassirya un
umile segno tangibile di riconoscenza: l’intitolazione di una
piazza.L’intitolazione della Piazza ai Caduti di Nassirya vuole essere uno
sprono, soprattutto per i giovani, a riflettere e a far propri quei principi
morali che hanno contraddistinto i giovani eroi, affinché il dolore di quel
giorno, lo strazio delle famiglie che persero i loro cari non dovrà e non potrà essere dimenticato”.
Il punto del fondatore di “Nassiriya 2003”, Sezione Provinciale dell’Associazione Sottufficiali d’Italia di Campobasso
Il punto del fondatore di “Nassiriya 2003”, Sezione Provinciale dell’Associazione Sottufficiali d’Italia di Campobasso
Gennaro CICCAGLIONE
Maresciallo dei
Carabinieri, in congedo
Commissario di
“Nassiriya 2003”
Grazie Toro, grazie
Toresi generosi!
L’avere voluto
dedicare ai Caduti di Nassiriya, a dieci anni dal loro sacrificio,
un’importante piazza della Vostra città vi fa onore.
In un’altra cittadina a
breve distanza da Toro, anni addietro, apponemmo un marmo commemorativo (e fu
la prima manifestazione pubblica della nostra Sezione) accanto al monumento ai
Caduti delle due guerre mondiali, ed in quella circostanza il sindaco
dell’epoca assunse pubblicamente l’impegno formale, peraltro di sua spontanea
volontà, di dedicare una strada od una piazza ai Caduti di Nassiriya:
quell’impegno non è stato mantenuto. Non posso volergliene più di tanto perché
anche la mia stessa Sezione, pure intitolata a quei Caduti, non ha saputo tenere
fede agli impegni assunti, e di questo mi dolgo molto. Un plauso personale sento
dunque di doverlo esprimere, per quel che può valere, alla vostra iniziativa ed
un grazie anche a quelle Autorità che, con la loro presenza, hanno dato lustro
alla cerimonia e manifestato la loro vicinanza ai familiari dei quegli Italiani
che, in uniforme o senza uniforme, a migliaia di chilometri dalla Patria, sotto
l’egida delle Nazioni Unite, ebbero a compiere il Sacrificio estremo che pure
era prevedibile. Ed anche in questa circostanza non posso non riportare il
pensiero del genitore di uno dei Caduti di Nassiriya che non molto tempo fa mi
ha scritto, tra altro, che l’Italia, con le grandi sue responsabilità dovute
alla sua millenaria civiltà “...per affermare i propri valori ed esercitare il
proprio ruolo doveva correre i rischi connessi ed essere pronta a pagare alti
costi... inclusa la vita dei suoi figli...”.
Oggi voi cittadini di
Toro avete dato voce a questi Figli dell’Italia e con questa intitolazione Essi
continueranno silenziosamente a parlare, a voi ed ai vostri figli, indicando a
tutti il percorso inderogabile dell’onore, del valore, della libertà!
Grazie ancora!
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