martedì 12 novembre 2013

TORO (CB) CERIMONIA CADUTI DI NASSYRIA X ANNIVERSARIO

Campobasso 12 novembre 2013


Intitolazione di una piazza ai “Caduti di Nassyria”

Si è svolta questa mattina in Toro (CB) una significativa cerimonia  in concomitanza con il decimo anniversario del triste evento. Le  autorità e gli invitati  si sono ritrovati presso la sede municipale per poi sfilare in corteo, accompagnati dalla banda musicale, fino alla Chiesa Madre ove è stata celebrata una Santa messa in suffragio dei caduti di tutte le guerre; qui hanno avuto luogo gli interventi del Prefetto di Campobasso Francescopaolo DI MENNA, dell’Ambasciatore dell’IRAQ presso la Santa Sede Habeeb M.H. AL-SADR, del Comandante Provinciale dei Carabinieri Colonnello Andrea BERTOZZI della ZONCA  e del Sindaco di Toro Arch. Angelo SIMONELLI. In seguito, presso il monumento ai caduti delle guerre mondiali, è stata deposta una corona d’alloro.Il corteo ha dunque proseguito in Via Pozzillo dove, dopo aver reso gli onori alle autorità presenti, si è proceduto allo scoprimento della targa in pietra che intitola, per l’appunto, ai caduti di Nassyria la piazza belvedere all’ingresso del paese di Toro. Emozionante il momento dello scoprimento poiché il Sindaco Simonelli ha voluto coinvolgere le maggiori autorità presenti:  il Prefetto, il Questore Pozzo, il Sindaco, l’Ambasciatore, il Comandante Provinciale dei Carabinieri e il Vice-Comandante Regionale Militare Ten.Col. Comer, tutti insieme a tirare giù il drappo tricolore posto a copertura della targa in pietra, con successiva deposizione da parte dell’Ambasciatore dell’Iraq di una composizione floreale.Una scelta che esprime la volontà di celebrare lo spirito di sacrificio e ricordare il tributo di sangue versato in questi anni dai militari italiani che sono morti come “eroi della pace” e che, nello stesso tempo, punta a consolidare il legame tra il paese di Toro e l’Arma dei Carabinieri.

Dichiara il Sindaco: “certo di interpretare i sentimenti di tanti concittadini e consapevole che non c’è parola o manifestazione che possa lenire il dolore di una moglie, di un figlio, di un genitore, che abbiamo volutotributare ai Caduti di Nassirya  un umile segno tangibile di riconoscenza: l’intitolazione di una piazza.L’intitolazione della Piazza ai Caduti di Nassirya vuole essere uno sprono, soprattutto per i giovani, a riflettere e a far propri quei principi morali che hanno contraddistinto i giovani eroi, affinché il dolore di quel giorno, lo strazio delle famiglie che persero i loro cari  non dovrà e non potrà essere dimenticato”. 

Il punto del fondatore di “Nassiriya 2003”, Sezione Provinciale dell’Associazione Sottufficiali d’Italia di Campobasso

Gennaro CICCAGLIONE
Maresciallo dei Carabinieri, in congedo

Commissario di “Nassiriya 2003”










Grazie Toro, grazie Toresi generosi!
L’avere voluto dedicare ai Caduti di Nassiriya, a dieci anni dal loro sacrificio, un’importante piazza della Vostra città vi fa onore.
In un’altra cittadina a breve distanza da Toro, anni addietro, apponemmo un marmo commemorativo (e fu la prima manifestazione pubblica della nostra Sezione) accanto al monumento ai Caduti delle due guerre mondiali, ed in quella circostanza il sindaco dell’epoca assunse pubblicamente l’impegno formale, peraltro di sua spontanea volontà, di dedicare una strada od una piazza ai Caduti di Nassiriya: quell’impegno non è stato mantenuto. Non posso volergliene più di tanto perché anche la mia stessa Sezione, pure intitolata a quei Caduti, non ha saputo tenere fede agli impegni assunti, e di questo mi dolgo molto. Un plauso personale sento dunque di doverlo esprimere, per quel che può valere, alla vostra iniziativa ed un grazie anche a quelle Autorità che, con la loro presenza, hanno dato lustro alla cerimonia e manifestato la loro vicinanza ai familiari dei quegli Italiani che, in uniforme o senza uniforme, a migliaia di chilometri dalla Patria, sotto l’egida delle Nazioni Unite, ebbero a compiere il Sacrificio estremo che pure era prevedibile. Ed anche in questa circostanza non posso non riportare il pensiero del genitore di uno dei Caduti di Nassiriya che non molto tempo fa mi ha scritto, tra altro, che l’Italia, con le grandi sue responsabilità dovute alla sua millenaria civiltà “...per affermare i propri valori ed esercitare il proprio ruolo doveva correre i rischi connessi ed essere pronta a pagare alti costi... inclusa la vita dei suoi figli...”.
Oggi voi cittadini di Toro avete dato voce a questi Figli dell’Italia e con questa intitolazione Essi continueranno silenziosamente a parlare, a voi ed ai vostri figli, indicando a tutti il percorso inderogabile dell’onore, del valore, della libertà!

Grazie ancora!













































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