Presso l’Aula Magna dell’Università del
Molise, si è svolto il convegno dal titolo: “La violenza contro le donne…parliamone
ancora”. Presente il Presidente della Provincia Rosario De Matteis.L’evento è stato curato dall’ente insieme al Centro Italiano Femminile
Molise, nell’ambito del progetto “Riconosci, affronta e vinci la violenza e con
il Patrocinio dell’Ateneo molisano. “Due semplici concetti ho voluto rimarcare,
specialmente ai ragazzi delle superiori ed ai laureandi: la denuncia come
strumento di difesa (e di avvio delle indagini per le Forze dell’Ordine) e
l’indipendenza economica. Spesso – afferma De Matteis - sia l’omertà che la
paura di non avere mezzi di sostentamento per se e magari per i propri figli,
fanno sì che la donna desista dal recarsi in caserma. Per questo plaudo anche
alle nuove norme legislative, ma mi auguro che fioriscano i mezzi a tutela
delle donne, indipendentemente dalla loro età e dalla loro condizione
religiosa, di salute, culturale. Per i mezzi mi riferisco ai centri ascolto, al
personale esperto ed alle case rifugio”.
“Si è giunti alla giornata conclusiva
del Progetto fortemente voluto da me e dall’ente – dichiara l’assessore alle
pari opportunità Rita Colaci - validamente condotto sul territorio incamerando
l’adesione di molti Istituti di istruzione superiore di Campobasso. Le
scolaresche interessate hanno condotto un percorso complesso che ha previsto la
somministrazione di questionari, la realizzazione di FOCUS GRUP, con la partecipazione delle Forze
dell’ordine operanti sul territorio. Il convegno conclusivo è stata l’occasione
per presentare i risultati del progetto, fare un bilancio del percorso svolto
unitamente a quanti hanno partecipato all’iniziativa e soprattutto sottolineare
l’impegno delle istituzioni contro la violenza sulle donne. Il “problema” della
violenza di genere e in famiglia è oggi un fenomeno che sta diventando di
dimensioni devastanti. E’ assolutamente necessario avviare percorsi di
prevenzione all’interno delle scuole e delle famiglie, affinché noi donne e
tutti i soggetti deboli che subiscono violenza ogni giorno, possano avere il
coraggio di denunciare sapendo di non essere soli”.
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